“ Il segretario provinciale ha perso una buona occasione per tacere e deve assumersi fino in fondo le sue responsabilita’ evitando come spesso gli accade di coinvolgere altri nel suo fallimento politico.
Imputando al sottoscritto il fatto di aver messo mano alle candidature evidenzia ancor piu’ la sua incapacita’ gestionale, in quanto mai sarei intervenuto se, a circa un mese dal voto, per le sue inadempienze note a tutti, non era riuscito neppure a trovare il trenta per cento dei candidati e semmai, al limite, dovrebbe ringraziare l’operato di chi si e’ speso in un contesto non dovuto.
Sono convinto che senza tale intervento sarebbe stata a rischio anche la presentazione della lista stessa ed io personalmente ringrazio i pochi che hanno duramente lavorato, in luogo del segretario, affinche’ venisse presentata una lista di giovani e donne alla prima esperienza politica che hanno conferito una importante nota di novita’ ad un partito savonese mai come ora pronto al rinnovo della sua militanza.
Inoltre il dato politico certo ed incontrovertibile e’ il fallimento di chi, assessore uscente, non e’ riuscito a catalizzare consensi al partito (a differenza di tutti gli altri assessori , autori di exploit di valore assoluto), remando inoltre contro tutto e tutti per sottrarre visibilita’ agli altri candidati. Ma situazione ancora piu’ scandalosa ed incresciosa e’ il fatto che, essendo candidato, non si e’ minimamente preoccupato di lasciare l’incarico di segretario provinciale, come peraltro previsto dallo statuto del partito.
Non accetto lezioni di stile e considerazioni politiche francamente risibili da chi ha infranto tutte le regole esistenti a livello politico.
Ora piu’ che mai metto in discussione la segreteria e l’attuale direttivo provinciale (non piu’ rappresentativo e composto per due terzi da assenteisti cronici, ma presenzialisti al momento delle eventuali nomine) e chiedo l’intervento della direzione del partito affinche’ venga fatta chiarezza e venga aperto un nuovo ciclo politico libero dai condizionamenti di un segretario autoreferenziale, che in campagna elettorale si e’ reso protagonista di un continuo e scandaloso boicottaggio in particolar modo di alcuni candidati, che possono facilmente testimoniare cio’.
Un boicottaggio veramente cieco ed insensato, avente quale unico scopo quello di oscurare gli altri legittimi concorrenti, che lo ha portato a prevaricare ogni iniziativa pubblica sino alla manifestazione in cui e’ intervenuto il leader e Presidente di IDV Antonio Di Pietro, la cui affissione dei manifesti e’ partita fortemente in ritardo ed e’ avvenuta a singhiozzo per i continui controordini impartiti dal Segretario provinciale.
Ora la misura e’ veramente colma e rivendico un cambiamento totale di linea, che prima giunge e meglio e’ per il futuro di chi fa politica avendo ideali.”