Esulta il Pdl per il decreto sviluppo del governo Berlusconi che, secondo il vicepresidente del consiglio regionale Luigi Morgillo, mette una pietra tombale sulle aste dei bagni previste dalla direttiva europea Bolkestein: le aree demaniali con le costruzioni dei bagni da concessioni diventano diritti di superficie e così escono dalle maglie dell’Europa.
"Il decreto dello sviluppo varato dal consiglio dei ministri — afferma il consigliere regionale Pdl — contiene le manovre economiche e gli incentivi all’economia e c’è anche la soluzione della questione Bolkestein. Le concessioni balneari escono dal regime concessori e si trasformano in un diritto più sostanzioso e duraturo che è il diritto di superficie. Questo garantisce agli operatori una prospettiva di sviluppo autentico che significa ripresa degli investimenti e dell’occupazione, e nei nostri litorali la ripresa piena di un settore trainante per l’economia del territorio. In un colpo solo si supera la direttiva capestro. Le forme di pagamento e l’attuazione del decreto dovranno essere tutte riscontrate ma il diritto di superficie ha durata di 90 anni e quindi dà margine per gli investimenti. Si passa dallo spauracchio delle aste pluriennali, alla certezza di 90 anni".
"La novità — prosegue l’esponente del Pdl— riguarda tutte le aree costiere occupate da edificazioni aventi qualunque destinazione d’uso ancorché realizzate su spiaggia o scogliera. Col diritto di superficie i beni sono proprietà di chi li costruisce per 90 anni e sparisce il regime vulnerabile delle concessioni".