Alassio: Galtieri puntualizza

"Preso atto che la campagna elettorale amministrativa ha fatto un notevole  salto di qualità articolandosi in una serie di accuse verso membri della mia famiglia ritengo doverose alcune precisazioni.

Sono convinto e tale rimarrò che rispondere alle accuse personali non sia nè utile nè opportuno, trovo però doveroso rispondere ad attacchi alla mia persona attraverso comportamenti di membri della mia famiglia perché questo è quanto di più vigliacco io possa immaginare.

A distanza di due settimane dal primo attacco attraverso la pubblicazione di fatture emessa dall' azienda di cui è socio mio fratello, oggi in attesa di ulteriori scoop registro un attacco alla mia persona attraverso scelte urbanistiche fatte da mia madre.
Le scelte fatte da un privato in materia urbanistica/edilizia rientrano così come  tutte le altre scelte di un privato in una sfera estremamente personale poiché essi non sono soggetti pubblici.
Le loro scelte non hanno rilevanza nè penale nè morale quindi mi è impossibile commentarle così come accettarle quale argomento elettorale.  
Cosa diversa e attaccare la mia persona che ha accettato il confronto pubblico su quelle che saranno le future scelte urbanistiche di Alassio.
Scelte che ho relazionato in più sedi e che vertono su una filosofia diversa  dello sviluppo sostenibile in collina.

Uno sviluppo che deve recepire il decreto legge 42 del 2004 (legge che pone strumenti di attenzione al piano regolatore in merito alla pianificazione paesaggistica ) così come  l'integrazione nel piano regolatore futuro dei principi enunciati dall'Agenda 21 (documento ONU sul futuro sostenibile).

Noi abbiamo parlato di un'edilizia che parta sostanzialmente delle cinque E

(etica,estetica,ecologia,economia,energia) e non certo di scelte personali di questo o quel amministratore, non abbiamo mai richiesto la commissione d'inchiesta sulle scelte passate, ne tanto meno puntato l'indice su chi aveva progettato o si sia arricchito.

Abbiamo indicato la nostra visione di sviluppo futuro, senza giudicare  o condannare cosa  che compete ad organi preposti, ma abbiamo posto l'accento  sulla incompatibilità tra la nostra visione e quella attuata ad oggi.
Quindi invito chi oggi giudica e condanna me attraverso la mia famiglia a rientrare nell'alveolo naturale del confronto e attaccare me ed il mio programma se non in  modo costruttivo almeno civile."