Prosegue così la nota: "Il Comune, insieme agli altri soggetti coinvolti, ha cercato di gestire al meglio la situazione, dando un tetto a chi ne aveva bisogno. Probabilmente si poteva fare di più, ma rispetto ad altre realtà (basti pensare a Roma, Civitavecchia, ecc...) Savona è stata quantomeno attenta e accogliente. Ma la gestione dei richiedenti asilo tunisini è dal suo esordio a Lampedusa talmente caotica da dare l'impressione che ci sia la volontà politica di creare uno stato di emergenza e allarme.
Uno stato di emergenza e allarme fomentato anche dagli esponenti del centrodestra savonese che semina paure convinto di averne un ritorno elettorale. Dalle interviste effettuate dai media locali risulta evidente che la cittadinanza è divisa tra chi definisce i giovani tunisini "educati e rispettosi" e chi "ha paura" pur non avendo avuto alcun contatto e senza che si sia verificato alcun episodio negativo.
Il tutto si muove su un'onda emotiva creata e cavalcata ad arte che trova nelle deliranti affermazioni del candidato consigliere del PDL Fuasto Benvenuto il suo punto più alto. O forse, sarebbe meglio dire, più basso perché l'affermazione "la penisola conservi il suo sangue italiano" di alto non ha proprio nulla. Così come sono inaccettabili le affermazioni del candidato Sindaco del centrodestra, Paolo Marson, che cerca goffamente di scaricare sul Comune di Savona le grosse inadempienze del Governo nazionale.
Ma forse non è un caso, il tema del "governo della paura" è uno dei più cari ad una destra sempre più aggressiva e retrograda. "
Franco Zunino - Portavoce provinciale della FdS
Claudio Gianetto - Segretario provinciale Comunisti Italiani
Marco Ravera - Segretario provinciale Rifondazione Comunista