Eventi - 22 aprile 2011, 07:28

A Palazzo Oddo i bambini incontrano l’arte moderna, a sostegno dell’intercultura

Il 2 maggio 2011 alle ore 10:30 presso la sala del Palazzo Oddo di Albenga (piano terra, angolo Vico Del Collegio e piano superiore), si inaugurerà la mostra “Avanguardie: Matisse-Derain-Picasso” con le opere grafiche e pittoriche realizzate dagli alunni delle scuole primarie dei Circoli Didattici di Albenga1, Albenga2 e Andora

Le opere esposte sono state realizzate dagli alunni che hanno seguito con dedizione un apposito corso di pittura, tenuto dall’insegnante ed artista Cinzia Vola, laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Responsabile del laboratorio artistico rivolto ai bambini “Ricercare a più voci”, come esperta in Arte e Immagine svolge attività didattica nelle scuole primarie di Albenga e Andora, ed anche a sostegno dell’integrazione culturale collaborando come artista per l’area visiva, al progetto europeo Mus-e.

I corsi di disegno e pittura sono stati realizzati grazie al contributo dalla Fondazione “A. De Mari”. Sono state coinvolte nel progetto dieci classi. Del Circolo Didattico Albenga1: le due classi quinte della scuola primaria di Leca e la classe 5^A della scuola “Don Barbera”; del Circolo Didattico Albenga 2, le quattro classi 5^ della scuola “T. Paccini” ed infine del Circolo Didattico di Andora, le classi 3^-4^-5^ della scuola primaria “G.B.L. Badarò” di Laigueglia.

Verranno esposte numerose  riproduzioni di opere, tra le più rappresentative dell’Arte Moderna eseguite dagli allievi, attraverso il metodo della quadrettatura, che  ha consentito loro di ingrandire , (prima individualmente e poi in gruppo), l’immagine da riprodurre rispettandone le proporzioni  originali.
 

Le opere scelte di Henri Matisse, Andrè Derain e Pablo Picasso sono state  confrontate con le riproduzioni di: antiche stampe giapponesi, di alcune maschere primitive scultoree in legno di matrice africana e polinesiana, e di elementi architettonici e manufatti ornamentali arabi (ceramiche, tessuti).

Infine, per comprendere la genesi degli stilemi della grafica contemporanea nipponica in relazione a quella classica del 1700 ,  sono state analizzate e riprodotte alcune carte da gioco giapponesi, quali Dragon Balls, Yughi-yo, Bakugan, messe a confronto con i linguaggi visuali che le hanno originate, e ricercati tra le culture: precolombiane, greco- ortodosse, egiziane.

Nel 1905 “l’arte nègre” (espressione con cui all’epoca ci si riferisce ad oggetti provenienti sia dall’Africa che dall’Oceania) si diffonde a Parigi tra gli intellettuali come Apollinaire ed artisti, ai quali viene fatto risalire l’interesse delle avanguardie artistiche del Novecento per le arti cosiddette “primitive”.

Dapprima è l'arte giapponese ad influenzare soprattutto gli impressionisti, poi con il Fauvismo, l'Espressionismo, il Cubismo, l'interesse si sposta verso la cultura dell'Africa, dell'Oceania e dell’Islam.

Gauguin per primo, subisce il fascino delle forme e dei colori che l'arte oceanica  gli offriva, in rottura con gli ormai agonizzanti retaggi della cultura occidentale. La vera rivelazione è quella avuta da Derain nell'estate del 1905 in un caffé , nell'incontro casuale con tre sculture africane; da essa avrà inizio la diffusione inarrestabile del contagio che  tramite, Matisse,  si estenderà a Picasso e molti altri. Si delineano due principali movimenti artistici   nei confronti della scultura africana, il Fauvismo ed il Cubismo.

Il gruppo dei primi (Derain, Matisse) portava la sua attenzione prevalentemente alle policromie, espressioni di forza ed interpretazione di sentimenti, in una visione emozionale risultante dal rapporto volume-densità del colore, sino a giungere a quell'aspetto "esotico" che costituirà il comune denominatore delle corrente. Per i cubisti (Picasso, Braque) il peso preponderante è invece assunto dalla lezione formale che tali produzioni suggeriscono, sul piano plastico.


La mostra sarà visitabile fino all’ 8 maggio 2011 col seguente orario: tutti i giorni dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. L'ingresso è gratuito.