Pubblichiamo la nota di Nicola Isetta "Sanità e Amministrative, gli appunti di SEL"
La tutela della salute è quindi un OBIETTIVO PRIMARIO delle amministrazioni che devono assumerlo come RIFERIMENTO PER TUTTE LE POLITICHE, da quelle urbanistiche a quelle sociali.
Negli ultimi anni la responsabilità delle politiche sanitarie e sociali (specialmente dopo la modifica del titolo V della costituzione) è stata TRASFERITA ALLE REGIONI E AGLI ENTI LOCALI (ricordo tutto il dibattito sul welfare locale come più vicino ai bisogni del cittadino).
A questo indirizzo non ha corrisposto un adeguamento delle risorse disponibili. Al contrario si è operata una progressiva riduzione dei trasferimenti monetari dal bilancio dello Stato a quello dei Comuni e delle Province che si è tradotta nel TAGLIO dei servizi territoriali.
In particolare quest’anno tutti i piani sanitari Regionali prevedono la CHIUSURA di molti PICCOLI OSPEDALI che sta provocando ovunque la protesta dei sindaci e dei cittadini che si vedono privati molto spesso dell’unico presidio sanitario a loro disposizione. Infatti il piano delle chiusure non risponde quasi mai ad un obiettivo di razionalizzazione dei servizi Ospedalieri ma ha il semplice scopo di ridurre la spesa. Sel sta con i cittadini mobilitati.
I SINDACI, attraverso la Conferenza dei sindaci della ASL, hanno un POTERE DI INDIRIZZO sul piano aziendale che devono far valere pretendendo che si attivino strutture sociosanitarie capaci di coordinare anche il lavoro dei medici e pediatri di famiglia e di garantire una risposta rapida ed efficace ai bisogni di salute dei cittadini 24 h su 24.
In particolare bisogna richiedere un potenziamento ed una congrua diffusione sul territorio dei CONSULTORI familiari, dei servizi di SALUTE MENTALE e di quelli per la tutela della SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO.
La SPESA SANITARIA in Italia non è fuori controllo, né supera a quella degli altri Paesi Europei. Il problema non è la sua riduzione ma piuttosto la sua qualificazione. Non si deve dimenticare che nei servizi sanitari si concentra una grande quantità di risorse pubbliche e che perciò essi sono diventati terreno di affari poco trasparenti e di vere e proprie forme di economie illegali. L’impegno degli amministratori locali a far valere il proprio ruolo programmatorio e di controllo potrebbe invertire la tendenza al taglio indiscriminato dei servizi pubblici.
Mentre è in corso la campagna elettorale prosegue in Parlamento la discussione sul TESTAMENTO BIOLOGICO. E’ importante, ove si presenta l’occasione, rimarcare che la destra al governo vuole negare a ciascuno la libertà di decidere sulla propria vita e sulla dignità della propria fine. Anche fuori dalle Camere Sel farà valere la la propria opinione."
Per Sinistra Ecologia Libertà,
Nicola Isetta