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Politica | 14 aprile 2011, 10:40

Ciangherotti: il cinema di Avogadro

"Il multisala è un’opera “pubblica” che verrà realizzata con materiali di qualità e soluzioni tecnologiche d'avanguardia"

Ciangherotti: il cinema di Avogadro

Tutto il mondo è paese. E se in Italia abbiamo un’opposizione inconsistente e priva di una qualunque identità politica, anche ad Alassio c’è chi tenta di contestare il centro destra, seminando critiche, qua e là a mezzo stampa, a mò di “comari”.
La storia è molto semplice. La famosa cittadina del muretto, nel tempo, ha perso entrambi i due storici cinema, il Ritz e il Colombo. Ha inciso, senza dubbio, in maniera sfavorevole la concorrenza delle “multisale”, vicine ai centri commerciali e attrezzate con le moderne apparecchiature cinematografiche ed i migliori sistemi di diffusione del suono.
E poi siamo nel terzo millennio e andare a vedere un film in una sala dove sedie e arredamento in stile anteguerra non possono rappresentare una soluzione competitiva. Ciò detto, basta fermarsi in mezzo alla gente, chiedere a chi ad Alassio vive e lavora, per capire che alla cittadinanza tutta, giovani, famiglie e anziani, manca il cinema-teatro in città. Manca persino ai turisti, forse non ai visitatori del periodo estivo, ma sicuramente ai tanti meno giovani, che da diverse parti dell’Italia e del mondo arrivano ad Alassio per trascorrere l’autunno, l’inverno e la primavera. Bene, detto questo, poche ore fa viene presentato in via definitiva un ambizioso progetto per la realizzazione di una multisala al posto del vecchio cinema RITZ. Tre sale cinematografiche. 46, 77 e 126 posti. Un’idea geniale per la città di Alassio, per il bene comune della popolazione locale. Il progettista? Se è Marco Melgrati, rinomato architetto, attualmente candidato Consigliere comunale alle prossime elezioni amministrative, allora apriti cielo.
L’opposizione del centro destra alassino, subito, a strapparsi i capelli di testa. “Solo una mossa elettorale” ha gridato, questa mattina, la banda delle trombette.
“Noi non ci abbiamo mai pensato- hanno pure aggiunto a cori alterni- perché noi non possiamo fare roba simile, noi non potremo mai avere idee così intelligenti per Alassio”. Così ha detto il giovane Jan Casella, (leader di Sinistra Alassina) che ad Alassio vorrebbe “vedere un altro film”, sicuramente con una bella falce e martello.
Così l’ha pure detto, con il suo modo altezzoso, sgarbato e antipatico, il vecchio Roberto Avogadro, che, parlando del progetto, chissà se solo per sentito dire o se, invece, per diretta visione, ha aggiunto: “Solo un’uscita elettorale con un’altra commistione tra pubblico e privato”.
Che c’entra qui la commistione tra pubblico e privato? Sulla multisala nel pieno centro della città, al di là del progettista, che per la legge italiana può firmare un simile progetto, c’è un’opera “pubblica” che verrà realizzata con materiali di qualità e soluzioni tecnologiche d'avanguardia. Un'area a dimensione “familiare”, interamente dedicata all'intrattenimento ed al tempo libero della cittadinanza.
Uno spazio, dove saranno ospitati, ogni giorno, eventi-spettacolo che si prolungheranno fino a tarda sera a vantaggio anche delle strutture turistico-ricettive di Alassio.
Forse qualche altra lista elettorale del “muretto” ha la fissa per le commistioni? Non ci è dato saperlo, ad oggi.
Siamo però certi, adesso, che, nell’opposizione del centro destra di Alassio, in mancanza di idee per la città, ci sono alcune “linguacciute portinaie” da cinema, pronte a fondare un nuovo social network, dallo slogan efficace per la campagna elettorale: “Benvenuti nel club delle sorellastre di Cenerentola”.

Com. Eraldo Ciangherotti

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