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Politica | 05 aprile 2011, 19:24

PSI Liguria: la proposta dei socialisti sui migranti si dimostra ipotesi da percorrere

E’ possibile concedere ai cosiddetti "clandestini" un permesso di soggiorno che permetta loro di circolare liberamente in tutti i paesi della Comunità Europea

PSI Liguria: la proposta dei socialisti sui migranti si dimostra ipotesi da percorrere

E’ evidente a tutti l’incapacità di questo governo nell’affrontare e gestire la crisi migratoria. Ha mortificato le nostre istituzioni dimostrando assenza di organizzazione, umanità e dignità internazionale. Abbiamo assistito all’uso spregiudicato di un dramma trasformato in spot elettorale per la lega e come diversivo alle vicende giudiziarie di Berlusconi. Ciò nonostante – dichiara il segretario del Psi Ligure Maurizio Viaggi - ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra gratitudine ai Carabinieri, Guardia di Finanza, Marina Militare, Polizia di Stato, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, ai cittadini di Lampedusa e Ventimiglia e ai tanti volontari che si sono prodigati per affrontare l’emergenza, dimostrando che c’è un’Italia di cui essere orgogliosi.
 
In queste ore, nonostante le continue polemiche all’interno della maggioranza tra Lega e Pdl, apprendiamo che si sono avviati incontri con la Tunisia, la Comunità Europea e che si sta valutando di accettare una proposta avanzata dai socialisti liguri, in particolare dal Consigliere Comunale di Genova Angela Burlando, sui permessi di soggiorno temporanei che consentirebbe agli stranieri la libera circolazione nell'area Schengen e dunque la possibilità di lasciare l'Italia per altri paesi europei.
 
E’ una norma – dichiara Viaggi Maurizio - “per rilevanti esigenze umanitarie, in occasione di conflitti, disastri naturali o altri eventi di particolare gravità in Paesi non appartenenti all’Unione Europea” prevista dall’articolo 20 del Decreto Legislativo 286/1998, la legge Bossi Fini.  E’ possibile concedere ai cosiddetti "clandestini" un permesso di soggiorno che permetta loro di circolare liberamente in tutti i paesi della Comunità Europea. Nessun paese, Francia compresa, può respingerli salvo che non chiuda le frontiere e si metta parzialmente fuori dall’Europa.
Questo, occorre essere chiari, non deve significare “venite liberamente in Italia” o ridurre i livelli di sicurezza per i nostri cittadini. Superata l’emergenza di questi giorni, occorre un’iniziativa politica internazionale dove, auspichiamo, l’Italia possa tornare a svolgere un ruolo consono con la sua tradizione. Si devono favorire quelle soluzioni che restituiscano pace, promuovendo democrazia e opportunità di lavoro che consentano, anche ai popoli del sud del mediterraneo, di poter restare nei propri paesi e contribuire alla crescita democratica di quell’area cosi vicina all’Italia.
 

Com, PSI Liguria

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