Il volatile, una femmina, aveva una zampa incancrenita da giorni e per tale
motivo non riusciva più a cacciare per procurarsi da mangiare; sotto il
controllo dei veterinari è iniziata così una difficile operazione di
rialimentazione per combatterne l’estrema magrezza e la debilitazione che,
probabilmente, non gli daranno scampo; si sta inoltre cercando di recuperare l’
uso della zampa, indispensabile per renderlo autosufficiente ed idoneo alla
vita libera.
Il soccorso e la cura degli animali selvatici feriti e in difficoltà sono
diventati da alcuni anni un’emergenza affrontata soltanto dai volontari dell’
ENPA con un significativo ma parziale aiuto della Provincia di Savona;
occorrerebbe invece che, come prescrivono le leggi, la Regione ed i parchi
regionali (Beigua, Bric Tana, Piana Crixia, Bergeggi, Gallinara, Rio Torsero)
se ne facessero carico, proprio a difesa di quella biodiversità di cui tanto
parlano ma solo con convegni, libri e censimenti, anche se i loro finanziamenti
sono stati pesantemente tagliati dal governo.