A seguito delle dichiarazioni del consigliere regionale PDL Marco Melgrati inerenti l’approvazione di odg circa il trasferimento delle attrezzature di ostetricia presso il Santa Corona, Stefano Quaini intende precisare che l’approvazione nel consiglio regionale ligure, da parte della totalita’ dei gruppi di maggioranza e minoranza, di un ordine del giorno bipartisan ( primi firmatari Gasco e Quaini) relativo al trasferimento di attrezzature inutilizzate dall’ospedale di Albenga ( che e’ privo di ostetricia) all’ostetricia del S.Corona (che realizza circa 800 parti annui ) è un atto dovuto e di buon senso che poco ha a che vedere con la politica, ma si tratta semplicemente di una dimostrazione che quando si parla di salute le convergenze sono necessariamente ampie e condivise .
"Stupisce e lascia allibiti che qualcuno , sempre e comunque , voglia creare polemiche strumentali , vacue e senza senso di essere - dichiara Quaini - Ho ritenuto la votazione del consiglio un esempio di maturita’ politica ed un importante segnale a favore della scientificita’ di una scelta che e’ in linea con gli orientamenti del ministero della salute del governo attuale , che non mi pare sia di sinistra .
Chi si chiama fuori da cio’ e’ in cattiva fede e non conosce le linee guida nazionali emanate dal Ministro della sanita’ Fazio , circa le prerogative tecniche che devono possedere i nosocomi in cui localizzare le divisioni di ostetricia .Il resto sono solo chiacchiere e sia ben chiaro che se il consigliere Melgrati avesse opposto resistenza o diffidato il suo gruppo dal firmare l’ordine del giorno e’ evidente che non ci sarebbe stata l’approvazione all’unanimita’ del consiglio.
Inoltre ritengo veramente strumentali e penose certe critiche che ho letto all’indirizzo del consigliere Gasco a cui porto la mia solidarieta’ e stima, riconoscendole una grande onesta’ intellettuale , che per fortuna le consente di ragionare libera da assurdi schemi e da teatrini della politica che di certo non le appartengono.
Ribadisco la validita’dei percorsi bipartisan - conclude Quaini - quando il primo obbiettivo e’ la salute delle persone e non la campagna elettorale , che peraltro e’ lontana”.