E’ vero, la guerra contro la Libia è scoppiata d’un batter d’occhio, nel mezzo dei festeggiamenti per il 150° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia. Ora però siamo al quarto giorno di bombardamenti su Tripoli, Sirte e su altre città dell’ex colonia italiana e a Savona non si muove nulla, nessuna voce per dire che il movimento per la pace deve rimettersi in moto, deve riattivare tutti i suoi canali di comunicazione e deve scendere nelle piazze e tornare a farsi vedere anche dai balconi con le bandiere arcobaleno.
Noi lanciamo una proposta a tutte le forze politiche, sindacali, sociali e studentesche che sono contro la guerra, che sono contro questa nuova guerra fatta col velo dell’ipocrisia democratica e cercata e voluta per scopi che sono ormai fin troppo noti: petrolio, oleodotti e controlli commerciali nell’area del Mediterraneo.
Noi proponiamo alle forze politiche e sociali, anche ai singoli cittadini, di unirsi in un momento di protesta nelle prossime ore, per creare una grande manifestazione che mostri come anche la “provincia” sia viva nel percepire gli orrori della guerra e nel respingerli.
Lavoriamo per una grande manifestazione oggi a Savona e domani a Roma, perché l’Italia non può rendersi complice di altre “missioni umanitarie” che arrivano con le bombe, lasciano morti e disperazione sul campo, restano impatanate per anni nel ginepraio bellico delle guerriglie locali e poi ne escono con le ossa rotte e i bilanci dello Stato sempre più guerraffondai.
Attendiamo in questo senso delle veloci risposte per coordinare tutti insieme una nuova rete pacifista, un nuova forte presa di coscienza delle violazioni della Costituzione che il governo continua a perpetrare.
Rifondazione Comunista
Giovani Comuniste/i – Savona