Italiani poco informati in tema di potabilità e deroghe, scettici sui controlli, pronti a spendere 40€/mese per le minerali.
In Liguria tariffe cresciute del 2,1% a fronte di aumenti medi su base nazionale del 6,7%. A Savona (+4,6%) l’incremento maggiore a livello regionale.
In Liguria una famiglia sostiene una spesa media annua di 248€ per il servizio idrico integrato, a fronte di una spesa media nazionale pari a 270€. In regione è Savona il capoluogo dove l’acqua per uso domestico costa meno (183€ annui), quasi la metà di quanto si spende a Genova, di gran lunga la città ligure dove costa di più il servizio idrico integrato: 325€.
In positivo, Imperia e proprio Genova non hanno ritoccato all’insù le tariffe dal 2008 al 2009.
L’indagine svolta dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva è stata realizzata in tutti i capoluoghi, relativamente all’anno 2009. L’attenzione si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico (acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa o ex nolo contatori). I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua (in linea con quanto calcolato dal Comitato di Vigilanza sull’Uso delle Risorse Idriche), e sono comprensivi di Iva al 10%.
Nell’annuale dossier di Cittadinanzattiva, le contraddizioni del Servizio Idrico Integrato nel nostro Paese, con dati anche sulla dispersione idrica, e il punto su una riforma che in assenza di una Autorità di regolamentazione rischia di traghettare il settore da monopoli pubblici a monopoli privati.
On line su www.cittadinanzattiva.it il dossier comprensivo degli approfondimenti regionali.
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