Da www.ilfattoquotidiano.it
"NICO DA ANDRIA scrive:
(...) Le armi sono sostenute dalle banche, le quali controllano i destini degli uomini di tutto il mondo, non fate loro questo regalo, per favore. (Non spiegatele, ndr)
La dotazione delle armi di un esercito nazionale, non è qualcosa di cui andare tanto fieri, sapendo che sono soldi dei contribuenti (e di questi tempi è come bestemmiare davanti al Padre Eterno), al contrario sono il segno della debolezza culturale della nazione.
Ogni giocattolino come L’EUROFIGHTER Typhoon costa “chiavi in mano” circa 60.000.000 € (http://it.wikipedia.org/wiki/Eurofighter_Typhoon) ed è costruito da un consorzio, essendo i costi della ricerca bellica non alla portata neanche di una singola azienda, anche se partecipata statalmente come Alenia.
Ovviamente sono soldi che indebitano ulteriormente gli Stati-leggi collettività che lavora-i quali notoriamente prendono i soldi a debito dalle banche centrali e fanno finta di restituirli (leggasi debito pubblico) succhiando l’anima e la vita stessa ai cittadini tramite l’imposizione delle tasse e l’emissioni di titoli/obbligazioni…
Abbiate il buon gusto di limitarvi a dire che anche l’Italia userà le sue armi, comprese le immancabili armi intelligenti (una parte delle quali ha reso intelligente anche l’esercito Gheddafi da parecchi decenni a questa parte), che al massimo sbaglieranno i bersagli di 50m, colpendo qualche poveretto mentre prega Allah di non essere centrato…"