Queste le proposte:
" 1) Utilizzare le concessioni di Stabilimenti Balneari e Spiagge Libere Organizzate (S.L.O.) per garantire un’occupazione ai giovani alassini i quali dovranno avere canali preferenziali in sede di aggiudicazione.
2) Coloro che saranno individuati per la gestione dovranno essere inquadrati con regolare contratto a tempo determinato per la durata della stagione estiva (6/7 mesi, da Aprile a Settembre/Ottobre). Saranno sottoposti a controlli di gestione a campione più volte alla settimana in modo da garantire un buon grado di efficienza ed impedire qualsiasi abuso o problema di evasione.
3) Prevedere una tessera per i residenti che dia diritto ad usufruire, tramite le strutture S.L.O. e gli Stabilimenti Balneari, di prezzi calmierati e molto convenienti, come accade oggi con i parcheggi a pagamento.
4) La gestione degli Stabilimenti Balneari e soprattutto delle S.L.O. non deve avere finalità di lucro ma deve costituire un servizio agli Alassini indirizzando gli introiti verso servizi al cittadino o in attività di promozione turistica.
5) Le S.L.O. devo essere, finalmente, a tutti gli effetti spiagge libere, seguendo in modo corretto le linee guida della Regione Liguria, garantendo gli spazi di spiaggia libera previsti dalla legge e fornendo una risposta concreta a chi non vuole o non può spendere per andare in spiaggia.
6) S.L.O. e Stabilimenti Balneari devono essere all’avanguardia per ciò che riguarda ordine, pulizia e decoro sia nel periodo estivo che in quello invernale.
Emanuele Schivo, responsabile per le aree demaniali di “A come Alassio – Lista Avogadro” sottolinea come dall’applicazione ed il rispetto di questi sei punti possa ripartire, sia sotto il profilo dell’immagine che da quello della trasparenza amministrativa, il rilancio di una realtà importantissima per Alassio che una gestione clientelistica ha totalmente affossato."