Sembrava, dunque, che le donne potessero già trovare spazio e aperture: invece, Olympe, infine, era stata ghigliottinata e Napoleone aveva rimesso “le cose a posto”. Non ripeterò ancora una volta quanto sia miserabile festeggiare l’8 marzo mercificando il corpo dell’uomo: vorrei, invece, lanciare una proposta molto più indecente (?).
Sapendo quanta invidia, competitività, denigrazione, ci sia tra donna e donna (spesso se le donne non riescono ad avanzare nel lavoro e nei gruppi è proprio per gli ostacoli posti da altre donne), in occasione di questa celebrazione, noi donne potremmo fare una buona azione, un gesto gentile, permettendo di vivere in pace e di condurre in porto i suoi progetti ad un’altra donna. Le mazzate alle ginocchia e/o alle spalle, per una volta all’anno, almeno, rivolgiamole agli uomini, con i quali, invece, di solito, dimostriamo un piacevole servaggio.