Maroni ha fissato per il fine settimana centrale di Maggio (il 15 e 16) le elezioni Amministrative, mentre sembra che al voto referendario si andrà il 12 giugno.
Forse mettendo i referendum ad inizio estate si ha la certezza di non raggiungere il quorum? Comunque siano le varie motivazioni, credibili o meno, rimane un enorme ed inutile spreco di soldi pubblici, laddove in altri casi si invoca il risparmio. Si parla di ben 300 milioni in più, qualcuno dice addirittura 400, in una situazione in cui le casse dello Stato non sono certo in buona salute.
Questa appare come una mancanza di rispetto per l’impegno dei comitati referendari, per la vera democrazia, e in generale una dimostrazione che un Ministro degli Interni, che dovrebbe fare per il suo stesso ruolo l’interesse di tutti, si comporta in modo tutt’altro che imparziale.