Certo... Spieghiamolo ai suoi genitori che a pochi passi da dove si produce una montagna di energia elettrica, tra la centrale della Italianissima Coke (perchè c'è anche quella, da 24 MegaWatt = 8.000 case http://www.italianacoke.it/ita/impianti.asp) e quell'altra a carbone di Vado Ligure (1380 Megawatt complessivi) spesso, non c'è luce per strada.
Ma regalarla ai Comuni, ad omeopatica compensazione dell'impatto ambientale degli impianti a carbone in un gesto di semplice "civiltà aziendale", anche solo di facciata? Come no.
Poi, ai genitori di Bruno, spieghiamogli anche - con pessima retorica come questa - che lungo la stessa via Aurelia vi siano tuttora lunghi tratti del tutto PRIVI di illuminazione pubblica.
Poi, guardiamo là dove invece i lampioni ci sono, eccome.
A fitte file, a grappoli, costosissimi, firmati, made in Barcellona, 'chè vorrai mica comprarli qui. Il costo? 1500 Euro ciascuno, quelli più semplici, disseminati al porto di Savona a centinaia. Talmente tanti che persino lo stesso fabbricante ha messo la foto nel catalogo, ad icona. Tutto vero.
Ma si arriva a spendere oltre 13.480 euro a lampione, come nel caso dei "mostri spenti" sulla passeggiata di Celle Ligure. Iva e montaggio esclusi, si intende.
Guardiamo i listini con i prezzi. Guardiamo tutta quella luce scagliata nel niente griffato da qualche "urbanista" con roba già vecchia da nuova. Roba "moderna", pensata solo 27 anni fa, nel 1983.
Poi guardiamo il buio di una Pubblica Via, dove basta un'occhiata di meno, e il concerto finisce a vent'anni.
Poi taciamo.
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