Il 1 marzo 2011 cade il 67° Anniversario dello sciopero e delle deportazioni del 1° marzo 1944, una data tragica che portò ad arresti, fucilazioni e deportazioni nei lager nazisti ma che segnò anche una pagina eroica per Savona nella storia della lotta di Liberazione. Il Comune di Savona ne organizza la Cerimonia, insieme all'Associazione Nazionale ed Deportati Politici nei campi nazisti (ANED), le Organizzazioni Sindacali CIGL-CISL-UIL e l'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Savona (ISREC). Il programma prevede lunedì 28 febbraio 2011 alle ore 18,00 la celebrazione della Santa Messa in suffragio dei deportati e fucilati che si terrà presso la Chiesa di San Raffaele al porto. Martedì 1 marzo 2011 alle ore 9,00 avrà luogo la deposizione di una corona di alloro alla lapide commemorativa posta nel Piazzale del Priamar. Alle 9,15 presso la Sala della Sibilla all'interno del Complesso Monumentale del Priamar si terrà la Cerimonia del 67° anniversario dello sciopero, sotto il titolo “1° marzo 1944: una pagina di storia che diede vita alla Costituzione della Repubblica Italiana”.
Coordinerà e conclude i lavori il Presidente Sezioni ANED di Savona e Imperia Maria Bolla Cesarini. A seguire i saluti del Sindaco di Savona Federico Berruti, e del Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza. Durante la cerimonia verrà proiettato il documentario “Sciopero del 1° marzo 1944 a Savona” storia e testimonianze – edizione “Effetto Notte” con la collaborazione di ISREC e ANED Savona, con la regia di Primo Giroldini. Ci sarà poi la testimonianza di Gilberto Salmoni, deportato nei lager di Fossoli e di Buchenvald, mentre a nome di C.G.I.L., C.I.S.L, U.I.L.di Savona interverrà il Segretario Provinciale CISL di Savona Maresa Meneghini. La storia di Gilberto Salmoni è una testimonianza preziosa che scuote i cuori e le coscienze, simile a quella di altri milioni di persone innocenti, intere famiglie e comunità, sterminate nei campi di concentramento nazisti. Gilberto Salmoni viene arrestato alla frontiera svizzera dai militi della RSI, assieme a tutta la famiglia, i genitori, il fratello e la sorella. Dal carcere di San Vittore vengono trasferiti a Fossoli. Nei primi giorni di agosto Renato e Gilberto vengono deportati a Buchenwald, padre, madre e sorella ad Auschwitz, dove saranno uccisi subito dopo l'arrivo. A Buchenwald Renato, di 14 anni più anziano di Gilberto, entra a far parte del Comitato Internazionale clandestino che negli ultimi giorni di prigionia svolgerà un'azione efficace, salvando la vita di molti.
Al termine della manifestazione è prevista, all'interno dell'area portuale, la deposizione di una corona d'alloro alla lapide che ricorda i sei fucilati antifascisti. Un servizio bus sarò a disposizione dei partecipanti. Ricorda Maria Bolla Cesarini “A Savona gli operai parteciparono in massa. Tra i tanti che furono deportati c'erano ragazzi giovanissimi. E' importante ricordare come si sia arrivati a quella tragedia, è importante capire come, da quelle forme di populismo nazista e fascista, si sia potuti arrivare ad un epilogo così tragico. E' questa la vera attualità del messaggio del ricordo”. L'Assessore alla Cultura Ferdinando Molteni sottolinea “E' un dovere, per la nostra Amministrazione, ricordare quei tragici eventi. E' un dovere che la memoria sia conservata: la storia e anche i tragici fatti recenti nel mondo insegnano che la democrazia, nel nostro caso raggiunta con il sacrificio di tanti italiani, è un bene che va difeso ogni giorno”.