Albenganese - 22 febbraio 2011, 19:16

Albenga: avviati importanti progetti e restauri nella diocesi ingauna

Albenga: avviati importanti progetti e restauri nella diocesi ingauna

Una serie di importanti progetti riguardanti chiese, opere parrocchiali, edifici religiosi e storici e centri educativi, sono stati avviati, o sono in procinto di essere ultimati, nella diocesi ingauna, guidata da Monsignor Mario Oliveri. Ad Albenga, nella parrocchia di San Michele Arcangelo, proseguono infatti i lavori per la realizzazione del nuovo polo educativo diocesano (Centro Scolastico Redemptoris Mater) e delle nuove opere parrocchiali. Tale progetto porterà alla realizzazione di un centro scolastico che offrirà l’opportunità, ai genitori che lo desidereranno, di poter iscrivere i propri figli, nella stessa struttura educativa, dalla scuola dell’infanzia fino all’esame di Maturità. Intanto nella frazione albenganese di  San Fedele sono stati avviati i lavori di restauro del Campanile della Chiesa parrocchiale dei Santi Apostoli Simone e Giuda.                                          

Dalla Cei (Conferenza Episcopale Italiana) è arrivato un contributo di 37 mila euro, degli 80 mila necessari a completare i lavori di salvaguardia del campanile, del solaio e dei castelli delle campane. Per questa ragione il parroco, Don Lino Alberto, ha iniziato una raccolta fondi che si rivolge alla generosità dei fedeli. Sempre a San Fedele intanto i proprietari dell’ex Convento (poi Collegio e Convitto ) delle Suore Orsoline hanno ottenuto finalmente il consenso da parte della Provincia per la trasformazione dell’importante e storico complesso architettonico in un quartiere residenziale. Verranno realizzati 82 alloggi, box interrati, 50 posti auto pubblici, un’area verde, il recupero della stupenda e storica “creuza” che collegava la parrocchiale di Nostra Signora Assunta al complesso conventuale delle Orsoline e la realizzazione del nuovo asilo che avrà una superficie ed una capienza doppia rispetto a quella attuale.                                                      

Nella frazione di Leca è quasi completato l’ intervento (dal costo di oltre 200 mila euro) che è stato realizzato (anche grazie all’impegno di Don Tiziano Gubetta)  per il restauro delle opere parrocchiali e la ristrutturazione del nuovo asilo nido. Il Consorzio ingauno Energia pulita ha progettato e collaborato alla realizzazione dell’impianto fotovoltatico: “Abbiamo seguito le orme dei nostri padri che hanno costruito le opere parrocchiali di N.S Assunta destinandole alla Scuola d’Infanzia e ci siamo impegnati nel restauro dell’edificio che ospiterà l’asilo nido – afferma il responsabile organizzativo dell’evento Sandro Ravera -Il nostro progetto però non si ferma qui, vorremmo creare anche una struttura per attività sociali, una casa vacanze per gruppi famiglia e una palestra polifunzionale, rendendo la struttura accessibile anche alle persone diversamente abili, per la prosecuzione dei lavori e per dare il via a nuove iniziative al servizio dei cittadini di Leca e non solo”.                                                       

A Bastia prosegue la raccolta fondi per il restauro del campanile della chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata. A Garlenda nel frattempo si è fatta fra i fedeli strada la volontà di dare il via ad una raccolta fondi per il recupero ed il restauro del vecchio Oratorio della Natività, prospiciente la parrocchiale, proprio al di là della strada provinciale. A Loano il Consorzio ingauno Energia pulita ha progettato e collaborato alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico presso le Opere parrocchiali di San Pio X. Ad Arnasco, in località Arveglio, è stato completato il restauro della chiesa campestre di San Dalmazzo, mentre si stanno raccogliendo fondi per poter provvedere alla conservazione di una pieve ed una chiesetta, entrambe di epoca settecentesca e situate nel territorio al confine fra i comuni di Arnasco e Vendone. San Bartolomeo al mare il vescovo, dopo aver officiato la Messa, ha presentato ai fedeli i restauri dell’altare maggiore del Santuario di N.S. della Rovere. Ad illustrare nei particolari lavori eseguiti è stato lo stesso architetto responsabile degli interventi, Erminia Airenti.

Sono stati ricollocati i gradi superiori dell’altare al loro posto, dopo che negli ultimi 60 anni erano stati conservati nei sotterranei. Questo lavoro, svolto in circa mesi, consente nuovamente di apprezzare l’opera dei fratelli Saggini, realizzata nel 1688, nella sistemazione originaria voluta al tempo della prima collocazione, poi modificata nei secoli. Il “Santuario della Rovere”, detto anche “Santuario di Nostra Signora della Rovere”, è tra i più antichi e rinomati della Liguria, per le guarigioni miracolose e per il flusso continuo di pellegrini e turisti. Si trova nella stupenda valle compresa tra Capo Cervo e Capo Berta: “ Si tratta- dice il professor Bruno Schivo- di una perla incastonata in un borgo medioevale, tra roveri e ulivi, pini e palme, oleandri e gerani, siepi di buganvillee e viali odorosi d’aranci e limoni. Le cinque piante di rovere che ancora oggi attorniano il “Santuario della Rovere”, sono gli ultimi esemplari del famoso ed antico bosco richiamato dal nome del Santuario”.                                                               

claudio almanzi

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