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Eventi | 22 febbraio 2011, 15:00

Savona: la programmazione settimanale del Nuovofilmstudio

I film e gli appuntamenti previsti nella sala del cinema savonese dal 25 febbraio al 3 marzo

Savona: la programmazione settimanale del Nuovofilmstudio

La programmazione del Nuovofilmstudio di Savona dal 25 febbraio al 3 marzo:

Venerdì 25 febbraio, alle 20.15  e alle 22.30, "Another Year" di Mike Leigh
con Jim Broadbent, Lesley Manville, Ruth Sheen

Sabato 26 febbraio, alle 17.30, alle 20.15 ed alle 22.30, "Another Year" di Mike Leigh con Jim Broadbent, Lesley Manville, Ruth Sheen

Domenica 27 febbraio, alle 15.30, alle 17.45, alle 20.15 ed alle 22.30, "Another Year" di Mike Leigh con Jim Broadbent, Lesley Manville, Ruth Sheen

Lunedì 28 febbraio, alle 15.30, alle 20.15 ed alle 22.30, "Another Year" di Mike Leigh con Jim Broadbent, Lesley Manville, Ruth Sheen

Martedì 1 marzo, alle 15.30 ed alle 21.15, "La bellezza del somaro" di Sergio Castellitto con Sergio Castellitto, Laura Morante, Enzo Jannacci, Nina Torresi

Mercoledì 2 marzo, alle 21.15, "La bellezza del somaro" di Sergio Castellitto
con Sergio Castellitto, Laura Morante, Enzo Jannacci, Nina Torresi

Giovedì 3 marzo, alle 17, il Nuovofilmstudio presenta il quarto appuntamento di "Melo Ascolto", percorsi di approfondimento musicale attraverso nuove e divertenti chiavi di lettura a cura di Stefano A. E. Leoni: Millesettecento, quasi milleotto. Ingresso Libero. Alle 21, Nuovofilmstudio e Cineteca Griffith presentano "Nouvelle Vague e dintorni". Nuovofilmstudio e Cineteca Griffith celebrano il 60° anniversario della nascita della Nouvelle Vague
attraverso la riproposizione di quattro straordinarie pellicole. Un invito a riflettere e a riscoprire un movimento che, con il suo linguaggio "disubbidiente", ha indelebilmente rivoluzionato la storia del cinema.

"Another Year": La vita di coppia di Gerri e Tom, del loro figlio Joe e dei loro amici si sviluppa nell'arco di un ciclo che passa per le quattro stagioni. Un anno che trascorre tra amori non corrisposti e amori che nascono, speranza e disperazione, gioia e tristezza, gelosia e solitudine... intanto il tempo passa.
Mike Leigh, dopo la variazione sul tema di "Happy go lucky", ritorna dalle parti di "Segreti e bugie" (Palma d'oro a Cannes nel 1996), con un'opera che osserva i suoi soggetti preferiti, le persone colte nel loro quotidiano, alle prese con i piccoli/grandi problemi e con le piccole/grandi gioie del vivere. Leigh è innanzitutto un ottimo sceneggiatore: il campionario di personaggi che danno vita ad "Another year" bucano lo schermo grazie alla scrittura solida, che li rende reali e tridimensionali, ai dialoghi brillanti e alle impeccabili interpretazioni di tutto il cast. I protagonisti del film non si piangono addosso, vivono le loro contraddizioni, ne soffrono, e il regista ci mostra le loro lacrime insieme ai loro sorrisi, senza pretendere di fare della facile psicologia. Quello che interessa a Leigh è mostrare lo scorrere della vita attraverso le interazioni tra persone comuni: un fiume che scorre di giorno in giorno, di stagione in stagione, che porta con sé nuovi rapporti, delusioni, piccole gioie, dolori, nascite e morti. La regia non si fissa su un particolare personaggio ma, nel contrasto con la serenità della matura coppia, li abbraccia tutti, con una pietas che rimanda all'originale significato del termine. Non accade molto in "Another Year", ma il film riesce ugualmente ad emozionare e coinvolgere lo spettatore, lasciandogli spunti su cui riflettere che permangono anche al termine della visione. E' prerogativa delle opere dei grandi autori e Mike Leigh dimostra ancora una volta di esserlo.

"La bellezza del somaro": Marcello è un architetto di successo, un marito distratto e un padre (troppo) amicale. Marina è una psicologa disadattata, una moglie trattenuta e una madre ecologista. In mezzo c'è Rosa, liceale diciassettenne e secchiona irriducibile. Invaghitasi di Armando, un uomo anziano, la ragazza lo invita nella tenuta di campagna dei suoi, decisa a mettere alla prova le loro idee progressiste... Terza volta dietro la macchina da presa per Sergio Castellitto, che per l'occasione privilegia il registro della commedia. "La bellezza del somaro" descrive con tremendo cipiglio un'Italia perduta, nella quale l'alta borghesia (la classe sociale raccontata: il ricco architetto, la psicologa, i loro parenti e amici) ha perso ogni freno morale e ogni contatto con la realtà. Nemmeno i pazienti della psicologa, che dovrebbero portare nella storia il loro carico di dolore e di follia, sono "la realtà": schizzati e snob quanto la loro dottoressa, sembrano ambire solamente a diventare come lei. Il centro di questa rappresentazione diventa la resa dei conti con un simpatico vecchio, Enzo Jannacci, che veste i panni di un santone semplicemente perché è l'unico che probabilmente non mente né a sé, né agli altri. Uno che può dire senza batter ciglio "sono un conoscitore del cuore non come muscolo, ma come pianeta". Cinquant'anni dividono lui e quell'adolescente supponente, unico tabù che i suoi illuminati genitori benestanti e benpensanti non riescono a superare. Ma "La bellezza del somaro" è qualcosa di più di una commedia grottesca, è proprio un film surreale, dove di tanto in tanto il regista/attore/autore guarda in macchina e si rivolge agli spettatori, e dove il montaggio acrobatico di Francesca Calvelli (di solito lavora ai film di Bellocchio, che Castellitto ben conosce) crea associazioni visive sorprendenti. Un film che può lasciare disorientati, a volte irritati, incuriositi, comunque coinvolti.

Melo Ascolto - impariamo a divertirci con la musica: Nuovofilmstudio ha voluto sviluppare e organizzare un'iniziativa, nata quasi per caso già nel 2009, ma che ha riscosso, sin da subito, la simpatia e l'apprezzamento del pubblico. Vedremo e ascolteremo brani musicali in un ideale percorso evolutivo, accompagnati dalla simpatica competenza dei presentatori che ci proporranno, anche tramite supporti multimediali, nuove chiavi di lettura per rendere ancora più affascinante l'ascolto musicale. E' stato possibile predisporre un tale impegnativo programma facendo ricorso alle risorse interne della nostra Associazione che, fortunatamente (o è un merito?), annovera fra i suoi Soci, delle eccellenze in questo settore. Cittadini generosi ed entusiasti che offrono gratuitamente il loro sapere e il loro impegno a disposizione della collettività.

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