Da quest’anno, rivesto l’incarico di vice preside dell’istituto secondario di primo grado Mameli – Dante – Ceriale – Leca – Ortovero. Come avvenuto negli anni precedenti, la direzione scolastica di questa scuola ha dovuto affrontare l’annoso problema dell’accorpamento della media Alighieri nel plesso Mameli di via degli Orti. Già la precedente direzione, nel trattare l’argomento ha incontrato pressioni e ostruzionismo di ogni genere. Per quanto professionalmente mi compete e vista la chiara necessità didattica che tale operazione condizionava, mi sono impegnato senza risparmiarmi, insieme al preside, soprattutto nell’ottimizzazione degli spazi scolastici partecipando a tutte le riunioni tecniche e sacrificando molto del mio tempo libero.
Il risultato è stato una valanga di fango sulla mia persona, colpevole solo di aver sopportato con passione tale progetto:
- Campagna diffamatoria su internet (face book)
- Articoli calunniosi su I.V.G.
- Sono state addebitate parole “non dette”, fatti non avvenuti
- Lettere anonime, insulti, offese, intimidazioni e minacce di ogni genere.
Dopo una breve riflessione ho deciso che sia venuto il momento della verità e della giustizia. Ho presentato denuncia e querela alla Polizia Postale e ai Carabinieri di Albenga, la prima querela è stata, probabilmente, già notificata, forse ne seguiranno altre, l’inchiesta è solo all’inizio. Ora solo la magistratura e il tribunale faranno vera luce e giustizia. Colgo l’occasione per rivolgermi a chi è stato coinvolto, suo malgrado, in questa operazione denigratoria e che non ne condivide la squallidità e violenza: facciano chiarezza e dimostrino la loro buona fede, evitando così gravi conseguenze. Ho deciso tutto questo, non solo per tutelare la mia professionalità e dignità umana, ma soprattutto per tutelare la scuola, fatta di alunni, docenti e personale tutto, dove tutti devono avere “uguali diritti e pari dignità sociale”.
Una scuola che non segue strategie politiche o interessi di partito, una scuola che non deve mai essere, nemmeno sfiorata, da quella pur nota “macchina del fango”, una scuola che deve continuare a volare in alto, molto più in alto.
Una scuola che segue e serve la nostra costituzione e la sua bandiera, l’unica bandiera verde – bianca – rossa, quella che sventola, quasi a ricordarcelo ogni giorno con orgoglio dalle nostre scuole.
Il vice preside
prof. Giuseppe Slompo