Savona - 18 febbraio 2011, 12:02

Savona: turismo savonese, Upa chiede un tavolo permanente (foto)

Vaccarezza: "Azzeriamo l'Ici per gli alberghi e aumentiamo quella sulle seconde case sfitte"

Sono stati presentati i risultati della ricerca commissionata dall’Unione Provinciale Albergatori della Provincia di Savona ed effettuata dal Dipartimento di Scienze Antropologiche (DISA) dell’Università di Genova  sul Prodotto Turistico Alberghiero nella Provincia di Savona. Lo studio come ha spiegato Franca Roveraro Cappelluto, presidente dell’Unione Provinciale Albergatori è rivolto a misurare l’incidenza economica del comparto alberghiero nei maggiori Comuni della provincia di Savona, che determina il 12% del Pil provinciale. Sono stati analizzati 22 comuni tra quelli costieri e alcuni dell’entroterra e tra i dati più significativi è emerso che negli alberghi sono stati spesi 241 milioni di euro, mentre all’esterno delle strutture ben 356 milioni per un totale di 580 milioni di euro.

“Da questi dati merge l’importanza dell’economia turistica e alberghiera che produce anche indotto per la nostra provincia" - ha confermato la Cappelluto - Questi dati raccolti si basano sul 2009 e temiamo di non riuscire a mantenere questi livelli per il 2011 a causa dell’aumento dei costi per gli albergatori che non permettono la competitività di altri paesi come Francia e Spagna, maggiormente agevolati per quanto riguarda le tassazioni. Noi vogliamo tornare ad essere competitivi e non tornare a fare un turismo come quello degli anni ’70 dove si apriva a Pasqua e si chiudeva a settembre. Per questo motivo chiediamo anche l’aiuto delle istituzioni con nuove misure e nuove azioni di sostegno per il settore, sia a livello nazionale che a livello locale”.

Presente all'incontro anche il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza al quale la Cappelluto ha chiesto un tavolo permanente sul turismo per sviluppare con tutti gli attori interessati nuovi elementi su cui lavorare per migliorare la situazione turistica. Le richieste fatte dalla categoria riguardano in particolar modo l'alleggerimento fiscale su Tia, Tarsu e 4 per mille sull’Ici e un secco no alla tassa di soggiorno. Vaccarezza, al quale il turismo sta molto a cuore grazie anche alla sua delega provinciale al turismo ha risposto positivamente all’appello della presidente dell’Unione Provinciale Albergatori affermando “Bisogna puntare sulla grande attrattiva turistica della Liguria e per questo motivo penso si debbano trovare soluzioni più vicine alle esigenze delle categorie per preservare un settore che non ha cassa integrazione o misure di ammortizzatori sociali che risente di tanti fattori esterni come ad esempio quelli climatici”.

Dalla ricerca, eseguita dall’Università di Genova - campus di Savona, è emerso che su oltre 3,9 milioni di presenze annue, l’80%, pari a 3,1 milioni, è costituito da turisti italiani. Spiega Anna Cossetta, docente dell’Università di Genova, tra gli estensori della ricerca: "abbiamo potuto valutare quindi che per ogni euro speso dai turisti in albergo, ben 1,6 euro vengono spesi all’esterno”.

Una proposta interessante per aiutare il settore l’ha lanciata il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza: “Non dobbiamo inventarci nuove tasse ma dobbiamo distribuire meglio quelle esistenti. L’idea può essere quella di portare l’aliquota ICI nei Comuni turistici ad un massimo del 7 per 100 per le seconde case sfitte, azzerando invece l’aliquota per gli alberghi”.

Files:
 presentazione confstampa (331 kB)

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