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Politica | 15 febbraio 2011, 19:15

Savona: Bronda "il Comune si dimentica dei 300.000 italiani istriani massacrati"

Andrea Bronda

Andrea Bronda

"Ancora una volta il Comune di Savona ha perso l'occasione di ricordare tutti i morti che la Seconda Guerra Mondiale nella aua assurdità ha fatto. Savona città medaglia d'oro per la Resistenza, con il suo sindaco Berruti in testa, mentre si prepara a festeggiare l' Unità d'Italia, si dimentica che fra il 1943 e il 1947 oltre 300.000 italiani istriani vennero massacrati dai partigiani comunisti di Tito e gettati nelle cavità carsiche delle Foibe, con una sorta di pulizia etnica nei confronti dei tanti italiani residenti in quella Regione" dichiara il segretario porvinciale della Lega Nord, Andrea Bronda.

"Eppure nella città di Savona risiedono tante famiglie di origine istriana scappate da orrori e trucidazioni, famiglie che si sono ben intregrate nel tessuto sociale ed economico della città. - prosegue Bronda - Qui non si tratta di essere segnati come fascisti o comunisti, perchè la Resistenza è stata combattuta sia dai rossi che dai bianchi in ugual misura e questo bisogna dirlo una volta per tutti, ma come il Comune di Savona porta avanti il programma dei festeggiamenti per l'Unità d'Italia, poteva per lo meno ricordare queste vittime  innocenti di un odio razziale con una giornata cittadina a loro dedicata, come del resto si fa in tante parti d'Italia. Ma forse per Berruti e la sua banda questi non sono italiani e non rappresentano i cittadini di Savona, ma entità astratte che fa comodo non ricordare visto che il governo della città è sempre più in ostaggio di una sinistra estrema che ben sa spartire i propri affari".

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