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Agricoltura | 12 febbraio 2011, 16:59

Olivicoltura, nel 2011 prodotto in diminuzione da Arnasco a Stellanello

Ad Arnasco raccolte 5 mila quintali di olive che hanno reso 800 quintali d'olio (20 per cento in meno rispetto al 2010). A Stellanello chi non ha trattato le piante ha perso fino al 90 per cento del raccolto

Olivicoltura, nel 2011 prodotto in diminuzione da Arnasco a Stellanello

Termina negativamente la stagione olivicola nel ponente savonese. I produttori  hanno dovuto fare i conti con la temibile mosca bianca, le muffe e anche con la pioggia, che ha ritardato la raccolta.
Nella cooperativa olivicola di Arnasco, dopo 25 anni di attività, quella di quest'anno è stata la stagione che ha reso meno, insomma quella peggiore. I produttori che pensavano di raccogliere un ottimo quantitativo di olive, invece, sono riusciti a malapena a raggiungere il volume dello scorso anno, e come se non bastasse la resa finale è stata decisamente più bassa.

“A inizio stagione pensavamo che avremmo raccolto dai 6 mila ai 6 mila 500 quintali di olive – dichiara Luciano Gallizia, presidente della Cooperativa -. Invece abbiamo raggiunto lo stesso quantitativo dello scorso anno, ma dei 5 mila quintali di olive raccolte, quest'anno l'olio prodotto è stato decisamente inferiore. L'anno passato sulla stessa massa abbiamo ottenuto mille quintali d'olio, mentre quest'anno solamente 800, con una riduzione pari al 20 per cento”.

La mosca bianca ha creato notevoli problemi ed il tempo umido dell'autunno ha creato muffe che hanno indebolito il picciolo e quindi anche se non ancora perfettamente mature, le olive sono cadute a terra ancora verdi. Insomma, una serie di difficoltà che sono andate ad aggiungersi al ridotto quantitativo delle olive prodotte dalle piante.

“Ad Arnasco questa diminuzione è stata determinata sopattutto per problemi climatici – conclude Gallizia -. In generale la mosca olearia ha creato qualche danno ma con il posizionamento delle trappole siamo riusciti ad arginare il problema. Qualche piccolo inconveniente è stato registrato nei terreni più bassi della vallata, dove è stato più difficile posizionare le trappole in grado di bloccare lo spostamento degli insetti, oppure trattare le piante con prodotti chimici, ma il calo vero e proprio del raccolto è stato determinato dalle piogge e dall'umidità”.

Se ad Arnasco i produttori sono comunque riusciti a salvare qualcosa, a Stellanello la situazione è  stata decisamente peggiore. Alcuni olivicoltori, infatti, hanno perso quasi completamente il raccolto a causa proprio del temibile insetto che ha danneggiato buona parte degli ulivi.

“Coloro che ai primi sintomi hanno arginato il problema con i trattamenti hanno limitato il danno con una perdita del 30 per cento di prodotto – ha dichiarato Sandro Gagliolo, responsabile provinciale del settore olivicolo della Confederazione Italiana Agricoltori -. Chi, invece, si è affidato alla grazia del Signore e non ha trattato le piante, ha perso dall'80 al 90 per cento, e alcuni, olivicoltori addirittura non hanno raccolto neanche un'oliva”.

a.p.

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