Attualità - 12 febbraio 2011, 19:00

Carcare e il mistero irrisolto del C.I.V., Centro Integrato di Via

"Nella seconda metà degli anni novanta l’Amministrazione Comunale di Carcare, in accordo con le associazioni dei commercianti, accolse la proposta regionale di costituire anche a Carcare (primo comune in Valle Bormida) il C.I.V. (Centro Integrato di Via) allo scopo di supportare e promuovere il commercio dei piccoli negozi siti nei centri storici. - spiega Rodolfo Mirri, consigliere comunale del Comune di Carcare e capogruppo di Carcare  Futuro
 - A tal fine vennero erogati cospicui fondi pubblici per migliorare l’arredo urbano e concessi finanziamenti al C.I.V. per la promozione dei loro esercizi commerciali; grazie a tale iniziativa a Carcare vennero realizzate notevoli opere urbane nel centro storico  e con la contribuzione di numerosi commercianti".

"Dopo alcuni anni di attività, il C.I.V., divenuto quasi un fantasma, come un fiume carsico compare e scompare nelle iniziative del commercio carcarese  e non è dato sapere se dal punto legale e amministrativo l’ente esista ancora o meno. - afferma ancora Mirri - In proposito è opportuno ricordare che il sottoscritto ha ripetutamente sollecitato gli interessati e l’Amministrazione Comunale, referente del C.I.V., per conoscere la situazione ed informare la cittadinanza del suo operato, anche in considerazione del fatto che avendo beneficiato nel tempo di contributi pubblici, dalle attività commerciali del territorio e da parte dei cittadini presenti in modo massiccio ad alcune manifestazioni a pagamento, ha il dovere di rendere conto pubblicamente della sua attività. Fra l’altro, nell’ambito del Consiglio Comunale del 31 maggio 2010 è stato chiesto ufficialmente dal sottoscritto l’invio di alcuni atti alla Procura della Repubblica essendo emersi  estremi di contraddizioni e  inadempienze gestionali e contabili".

"Ad oggi nessuna risposta è venuta dagli Enti interessati mentre sulla stampa appaiono periodicamente dichiarazioni, anche da parte dell’Assessore Legario, che citano il C.I.V. quale promotore di nuove iniziative. Ma allora, se questo C.I.V. esiste, perché non batte il fatidico colpo e non presenta bilanci, consuntivi e previsione della propria attività svolta? Altra stranezza consiste nel fatto che gli organi di stampa ai quali nel tempo ho fornito, su loro precisa richiesta, informazioni e dichiarazioni in merito, nulla abbiano pubblicato su una situazione anomala che potrebbe configurare delle irregolarità gestionali" conclude il consigliere comunale.