Anche il quotidiano online di “Libero” da Milano si è accorto che, ancora una volta, nella nuova toponomastica di Savona Sandro Pertini non è stato preso in considerazione dall’amministrazione comunale di centrosinistra guidata dal sindaco Federico Berruti.
Il commento sulla questione sono schegge di vetro contro questa decisione. “Nessuno è profeta in patria e lo sapevamo, ma una via o una piazza intitolata a Sandro Pertini nell’arco di pochi giorni è stata negata a Siracusa e poi addirittura a Savona, la città dove l’ex presidente crebbe”, scrive “www.libero-news.it” on line.
“Il caso di Savona è più sofferto, ma anche rappresentativo. Pochi giorni fa c’è stata l’intitolazione di una piazzetta al partigiano Mario Rossello e dei giardini di via Amendola a Baden Powell, il fondatore dei Boy Scout. Mentre al concittadino Pertini - savonese e partigiano, oltreché capo dello Stato - ancora una volta niente. E dire che in città c’è chi la invoca da anni, come l’apposita Associazione che già cura la casa-museo dell’ex capo dello Stato: “Siamo feriti - ha detto la presidente Elisabetta Favetta - per l’ennesima dimenticanza: il Consiglio comunale ha già approvato la titolazione di uno spazio pubblico a Pertini, ma ogni volta è data la precedenza ad altri. Non sappiamo più cosa pensare”.
“In città però molti ricordano che era stato proposto (e dapprima approvato, sembrava) di intitolare a Pertini i giardini davanti al Priamar, luogo peraltro importante nel vissuto dell’ex presidente socialista. Poi non se n’è fatto più nulla. Segrete antipatie?
Qualcuno non perdona a Pertini che fu il primo presidente a incaricare un socialista alla presidenza del Consiglio, certo Bettino Craxi? Ipotesi. Intanto però la citata associazione continuerà a presenziare a intitolazioni di piazze e strade in varie parti d'Italia, ma non nella patria Savona. Però, ecco, a Savona non manca l’importante via Stalingrado, che tutti sanno essere stata dedicata, dalle amministrazioni comuniste, meno alla città e più al dittatore sovietico che l’edificò”.