Nella lite sui proprietari di cani maleducati a Varazze tra minoranza e maggioranza non si è affrontato, secondo la Protezione Animali savonese, il vero problema della convivenza cittadina con gli animali domestici. Certamente la presenza di distributori di palette per raccogliere le deiezioni faciliterà i maleducati che non le raccolgono a comportarsi meglio; la soluzione, a Varazze come in altre città della provincia, è nelle oasi canine, finora insufficienti e o addirittura assenti.
E’ urgente quindi attrezzare nuove aree canine, magari utilizzando gli importi delle multe irrogate ai maleducati; da diversi anni, anche con petizioni di moltissimi cittadini, proprietari di cani e non, l’ENPA le chiede al Comune; gli spazi per i cani sono essenziali per far socializzare gli animali tra di loro: quando si incontrano nelle oasi, soprattutto i cuccioli, stabiliscono importanti rapporti con i propri simili, che ne migliorano l’equilibrio comportamentale e riducono l’aggressività.
Troppo spesso inoltre cani e padroni sono emarginati dalle città; sul proprio sito (www.enpa.sv.it) l’associazione riporta le ordinanze “anticani” dei Sindaci della Riviera, indicando gli indirizzi ai quali i turisti animalisti e cittadini con cani possono inviare le proprie proteste contro la scarsa accoglienza riservata agli animali, ben diversa dalla vicina Costa Azzurra; le proteste sono state così numerose, negli anni passati, che i Comuni di Finale, Loano e Spotorno hanno ridotto i divieti, con vantaggi per tutti. Ed ora anche il Ministro per il Turismo ha proposto a tutti i Comuni una bozza di ordinanza che consente ovunque l’accesso ai cani, nel rispetto dell’igiene e della sicurezza degli altri cittadini.
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