Attualità - 10 febbraio 2011, 17:14

Unione dei Comuni per la Valbormida, Briano "non tutti approvano"

Da tempo si parla di un nuovo organismo che permetta di mantenere l’unitarietà politica e amministrativa di questo territorio

Fulvio Briano

Da tempo si parla di una grande Unione dei Comuni per la Valbormida e per i suoi 18 comuni, un nuovo organismo che permetta di mantenere l’unitarietà politica e amministrativa di questo territorio che è vasto ma storicamente e culturalmente coeso.

"Togliamo subito i dubbi ad alcuni: Cairo, dal punto di vista amministrativo, non ha bisogno di una Unione dei Comuni per portare avanti i suoi servizi in quanto abbiamo una struttura già di per sè indipendente e strutturata con i suoi 90 dipendenti (per capirci 90 dipendenti probabilmente non ci sono in tutti e gli altri 17 comuni sommandoli). - spiega Fulvio Briano, sindaco della città di Cairo Montenotte - Credo, però, che nel momento in cui per legge vengono meno le Comunità Montane, sia corretto dare una mano. Non sto qui a raccontare tutti i dettagli del caso ma anche dall’ultima riunione di ieri sera sembra che non tutti siano d’accordo tant’è che adesso vi sono comuni che parlano di creare due o tre “Unioni” trincerandosi dietro questioni di opportunità amministrativa. Se ci mettiamo a discutere penso si possa arrivare a dire il tutto e il contrario di tutto ma è il dato politico che mi interessa rimarcare: io penso (e mi auguro di essere presto smentito) che Cairo dia fastidio non tanto a comuni limitrofi come ad esempio Carcare, Altare o Dego ma ad altri piccoli comuni che vogliono mantenere la loro autonomia a discapito dall’unità della valle".

"Otto Von Bismarck un giorno disse che 'quando, a proposito di un idea, si dice che si è d’accordo sul principio significa che non si ha la minima idea di realizzarla' e questo è esattamente quello che hanno sostenuto ieri sera coloro che non vogliono l’Unione dei Comuni di questa valle. - prosegue Briano -Porterò comunque avanti la mia battaglia che è apartitica e che porterò avanti insieme ad altre amministrazioni anche guidate dal centro destra. La mia sarà a questo punto una battaglia politica per sostenere le idee di coloro che come me ritengono che non ci si possa più permettere di curare il proprio orticello ma che occorre guardare oltre ed in prospettiva per il bene dei nostri figli e dei nostri nipoti".