Attualità - 10 febbraio 2011, 08:18

Il cane abbaia di notte? Il padrone rischia l'arresto

Rischia l'arresto chi non impedisce al proprio cane di abbaiare durante la notte, arrecando così disturbo al vicinato. La prima sezione penale della Cassazione ha infatti confermato una sentenza con cui la corte d'appello di Caltanissetta aveva ritenuto responsabili del reato di disturbo del riposo delle persone quattro imputati condannandoli alla pena di due mesi di arresto ciascuno, oltre al pagamento delle spese processuali.

Questi, quindi, erano ricorsi in Cassazione sottolineando che lo 'schiamazzo' degli animali era stato sempre causato dall'avvio dell'abbaiare di uno solo dei cani, il quale, poi, sollecitava i latrati di tutti gli altri. La sentenza d'appello, secondo gli imputati, non aveva "precisato quale dei cani abbaiasse per primo", e dunque i padroni non potevano "rispondere per i comportamenti tenuti da altri".

La Suprema Corte, con la sentenza numero 4706, ha dichiarato inammissibile il ricorso rilevando che "è evidente che il reato è collegato alla condotta arrecante disturbo a prescindere da chi ne fosse stata la causa iniziale, posto che il comportamento illecito è comune a tutti i proprietari degli animali".

Questi, infatti, pur consapevoli del fatto che solo uno dei loro cani abbaiava per primo di notte - si osserva nella sentenza - lasciavano che tutti gli altri, sollecitati dal primo, facessero altrettanto per emulazione". Per gli 'ermellini', i giudici del merito hanno seguito un ragionamento "immune da vizi logici e giuridici".