- 28 gennaio 2011, 17:19

Riciclaggio, questo noto sconosciuto

Diamo spazio volentieri alla lettera pubblicata su Uominiliberi a firma di Paolo Torrielli, che ben descrive uno dei tanti sprechi del settore sanitario locale.

Leggevo dell’infermiera con 25 anni di carriera che è stata licenziata in tronco con l’accusa di aver preso e rimesso a posto un medicinale (?), vicenda in cui viene messa in evidenza l’importanza dei farmaci, e di quanto sia importante la gestione di essi e dei loro costi.

Emerge esplicitamente che la sanità savonese è pronta a mobilitare fior di avvocati contro una lavoratrice di pluriennale esperienza, impuntandosi rigidamente dietro una questione di pochi euro peraltro senza che neppure ci siano le basi per accreditargli qualsivoglia reato penale.

Non vedo invece alcun spirito di iniziativa sulla importante questione del recupero dei farmaci ancora validi e non utilizzati, che così continuano ad essere tranquillamente sprecati in quantità  mastodontica.

Infatti io stesso dal 10 di Gennaio ho contattato l’ASL2 in merito alla restituzione delle confezioni di farmaci integre e mai utilizzate dispensate dalla farmacia ospedaliera del S.Paolo e dall’ufficio protesi dell’ASL2 per mio padre ( Zofran, Clexane, Medrol...farmaci molto costosi e diverse confezioni di alimenti speciali come acque gelificate, addensanti e integratori proteici in polvere ) che purtroppo non ha più avuto possibilità  di utilizzare, ma non ho ad oggi ancora avuto risposta.

Meditate quindi, sulle ignobili contraddizioni della società  in cui viviamo, precisa e funzionale solo quando ci prende da parte per farci del male.


Paolo Torrielli