"Pare proprio che l’Onnipotente sia indisposto nei confronti del vescovo Lupi, le sue dichiarazioni oramai durano poche settimane prima di essere smentite. Di oggi la notizia che la Procura della Repubblica sta chiudendo le indagini, e anche se la chiesa savonese, per molti reati si salverà grazie alla prescrizione, pare molto lontana la sobrietà con la quale affrontava il Natale Lupi, e un tantino traballanti le sue ultime dichiarazioni fatte durante il te deum. - dichiarano Francesco Zanardi, Alessandro Pennestri e Roberto Nicolick -Sembrerebbero diventare poco attendibili anche le varie dichiarazioni pubbliche dei vari sacerdoti e degli educatori, che fino a ieri usavano la frase ultimamente molto in voga tra il clero “non ho mai avuto sentore”.
"Ma il mese di febbraio sarà comunque caldo per il vescovo Lupi, al massimo mercoledì prossimo consegneremo la petizione di firme nella quale chiediamo le dimissioni di Lupi, cominciata da qualche mese e arrivata oggi a raccoglierne qualche migliaio. Nel cofanetto, oltre alle firme, forniremo gli audio che il vescovo non ha mai voluto sentire, le lettere di varie vittime e un video messaggio che stiamo realizzando e che renderemo successivamente pubblico. Una sorta di curriculum del vescovo Lupi al quale attribuiamo la codardia di non essere voluto intervenire. Un rimprovero costruttivo va anche ai sacerdoti di questa diocesi con l’invito a rivedere il proprio ruolo, anche di educatori che negli ultimi decenni pare essere venuto meno dando esempio di omertà, che ha colpito l’intera comunità. Ci auguriamo che il vescovo comprenda che la diocesi di Savona, in questo momento ha bisogno di persone responsabili, che affrontino con umiltà ed umanità quello che probabilmente hanno nascosto troppo a lungo, quello che ben quattro vescovi savonesi non sono stati capaci di risolvere, facendo pagare le conseguenze a dei bambini innocenti" concludono i tre accusatori di Lupi e della chiesa savonese.