Attualità - 25 gennaio 2011, 17:51

Savona: operatori del porto e della logistica investono e credono nel futuro

Gli operatori del porto e della logistica savonese affrontano la crisi investendo oltre 65 milioni sul futuro per costruire un 2011 positivo e finalmente fuori dalla palude della contingenza economica mondiale.

“Crediamo fortemente nelle potenzialità del porto di Savona-Vado e, quindi, come operatori portuali abbiamo investito e investiremo per migliorare sempre più l’attrattività dello scalo e i servizi all’utenza. Il fatto che i traffici 2010 abbiano registrato un calo, esclusivamente riferito alle rinfuse petrolifere per una mera questione tecnica connessa a lavori presso lo stabilimento Sarpom di Trecate, e che, per il resto, siano stati stabili o abbiano segnato, per molti settori, una forte crescita, è la dimostrazione che fare impresa e investire nel porto di Savona-Vado porta i suoi frutti anche nei periodi di maggiore crisi del settore”.  Investire per e sul futuro e migliorare la propria efficienza: è la “semplice” ricetta che, il presidente della Sezione Terminalisti e Operatori Portuali dell’Unione Industriali, Giorgio Blanco, declina per descrivere la fiducia degli operatori savonesi nel futuro. “Solo investire sui traffici e sulle infrastrutture può portare nuovi traffici, e quindi lavoro e benessere, anche in periodi di crisi e, permette, di costruire le basi non solo per il mantenimento dei livelli di operatività dello scalo, ma per attrarre nuove merci e nuove linee, con un forte spirito concorrenziale e imprenditoriale”.

E aggiunge “Questo può avvenire grazie ad un “sistema Savona” che discende da una forte coesione tra gli operatori, da una “governance pubblica” che ha sempre garantito gli investimenti quando erano necessari oltre che una posizione di garanzia e tutela per le imprese che hanno deciso di operare e investire nel porto. L’attitudine al lavoro delle persone impiegate direttamente e indirettamente nelle operazioni e nei servizi portuali, una forte coesione sociale, grazie al confronto franco e senza pregiudizi, basato sui risultati e sulla capacità di investire ed attrarre traffici tra operatori e organizzazioni sindacali, basato sul miglioramento costante delle condizioni di lavoro e degli aspetti ambientali, seppure ciascuno sempre nei propri ruoli e assumendosi le proprie responsabilità, ha permesso, inoltre, di superare anche i momenti di maggiore tensione lavorativa, sia in caso di eccesso di traffico, sia nei periodi di minore intensità di sbarco e imbarco delle merci”.

Gli operatori del porto di Savona e Vado hanno investito e stanno investendo tra il 2010-2011 circa 65 milioni di Euro, senza contare l’investimento da oltre150 milioni di euro di APM Terminals Italia, per la piattaforma contenitori di Vado. “Tra i maggiori investimenti sul porto commerciale di Savona – afferma Blanco - possiamo ricordare Terminal Alti Fondali che, per aumentare la resa e la flessibilità operativa del terminal rinfusiero operativo dal 2011 in sostituzione di Miramare,  e con una capacità operativa che andrà a circa 1,5 milioni di tonnellate, ha acquistato una gru Gottwald di nuova generazione per una portata  di 100 tonnellate e uno sbraccio di oltre 45 metri, per un investimento di oltre 3 milioni di euro. Anche Campostano Goup ha acquistato una maxigru semovente Gottwald con innovative soluzioni tecnologiche, operativa dal settembre 2010, con uno sbraccio di oltre 50 metri e un potenziale di sollevamento di oltre 150 tonnellate. E i risultati sono subito arrivati, segnando un +84% per i siderurgici (MUST) e un +48% per i forestali (Savona Terminal). La Depositi Costieri ha realizzato nel 2010 investimenti per oltre 1,5 milioni di euro per nuovi serbatoi in acciaio per lo sbarco e lo stoccaggio di rinfuse liquide alimentarie e oli vegetali, così aumentando la propria capacità operativa e arrivando a segnare, nel 2010, un + 34%. Analoghi investimenti ha effettuato Monfer con una crescita delle rinfuse liquide vegetali del 66,8% nel 2010. Un nuovo operatore, BIT Scrl, completerà nel 2011 un importante investimento per l’imbarco e lo sbarco di bitume fuso. Infine, Savona Terminal Auto, con il nuovo piazzale coperto e scoperto di 60 mila mq complessivi messo a disposizione dall’Autorità Portuale nel 2010, ha potuto aumentare il traffico, passando, nel 2010, da 50 mila a 60 mila veicoli nuovi di fabbrica e punta, nel 2011, su nuove linee. Tutto ciò, in un 2010 difficile sia per le attività marittime sia per le immatricolazioni dei veicoli”.

Sul porto di Vado, GF Group, tramite Reefer Terminal, nel momento della massima flessione del traffico containerizzato ha investito per raddoppiare la sua attuale capacità, in modo tale da poter garantire, nei prossimi anni, lo sbarco di 400 mila teu, rispetto ai 200 mila movimentati nel 2010 (segnando, comunque, un +2% rispetto al 2009). Il potenziamento è stato reso possibile dall’acquisto di due grandi “pacheco”, gru di banchina in grado di operare su navi portacontainer, con uno sbraccio di 48,5 metri, per un investimento di oltre 8 milioni di euro. I contestuali investimenti sul terminal di Sete, in Francia, hanno permesso di dare più efficienza allo sbarco della frutta anche su Vado. Ma GF Group, con l’operazione avviata nel 2010, sta anche realizzando a tempo di record la nuova piattaforma logistica nelle ex aree IP di Quiliano (che va ad aggiungersi a quella dell’Interporto di Vado – operata attraverso il V.I.O. – di oltre 213.000 mq) con un investimento di oltre 30 milioni di euro e, ciliegina sulla torta, con una forte attenzione all’ambiente, ha investito ulteriori 5 milioni di euro per la copertura con pannelli fotovoltaici - prodotti da Ferrania Solis - sia dell’interporto di Vado, sia della piattaforma logistica di Quiliano e della propria sede di Albenga.

“Sempre a Vado, APM Terminals  Italia sta, già ora, registrando l’interesse commerciale a movimentare importanti traffici sul nuovo terminale e non solo da parte dell’azienda madre APM Maersk, ma anche da parte di altri importanti operatori internazionali. Questo anche se il 2010 si sia rivelato un anno da dimenticare per il traffico containerizzato mondiale – prosegue Blanco - il 2011 sarà l’anno della svolta, con l’avvio dei cantieri e, quindi, anche della formazione e selezione del personale che andrà ad operare nel terminal e che, tra avviamenti diretti e indiretti (Compagnia Portuale), coinvolgerà oltre 600 lavoratori”.


“Per quanto riguarda il traffico passeggeri – aggiunge il presidente dei terminalisti - nel 2011 avremo l’avvio dei lavori per il raddoppio del terminal crociere di Savona, che vale oltre 10 milioni di euro di investimento interamente privato, e su Vado, il terminal traghetti e ro-ro della Forship, grazie all’integrazione tra la consorella Corsica e Sardinia Ferries e GNV, è in grado di offrire un notevole miglioramento dell’offerta e dei servizi all’utenza”.
“Infine – conclude Blanco - i depositi petroliferi costieri (Sarpom, Petrolig, Erg, Esso) continuano a rappresentare un buon 50% della merce del sistema portuale savonese e dovrebbero segnare, nel corso del 2011, un nuovo aumento, dopo la lieve flessione del 2010. L’apertura del nuovo tunnel di viabilità portuale di Savona e lo sviluppo della movimentazione in uscita ferroviaria tramite la neocostituita società privata Fer.Net. garantiranno, infine, un migliore impatto sulla logistica delle merci, e, quindi, sulla viabilità e sull’ambiente”.

sav.econ.