Attualità - 18 gennaio 2011, 08:06

Savona: San Bernardo, restauro con tecnica anti-graffito

La chiesa fu gravemente danneggiata con scritte di vernice rossa sul prospetto, compresi i gradini marmorei e gli stipiti in ardesia

Nella notte tra il 18 e il 19 febbraio dello scorso anno la chiesa parrocchiale di San Bernardo in Valle fu gravemente danneggiata con scritte di vernice rossa sul prospetto, compresi i gradini marmorei e gli stipiti in ardesia. In seguito all’atto vandalico, dopo aver informato dell’accaduto la Soprintendenza, la Curia ha dato incarico alla ditta “Coedis” di Albisola Superiore della rimozione delle scritte sugli intonaci attraverso una leggera idrosabbiatura. Successivamente è stato applicato un arenino a base di calce sulle porzioni di muratura interessate e sulle modanature; in seguito si è stesa la tonalità di colore già in opera cercando di evitare al minimo il distacco tra la ripresa della tinta e la parte non offesa dalle scritte. Un’ulteriore fase di lavoro condotta dalla ditta “Centro Restauro Natura” di Mauro Maraschin ha interessato le parti in pietra, ove è stato applicato un prodotto che consente di sciogliere il colore con cui sono state tracciate le scritte. In questo modo, dopo una semplice idropulitura a pressione controllata con acqua calda, si è riusciti a ottenere un buon risultato. Inoltre, per proteggere la facciata della chiesa è stato testato, dapprima attraverso un saggio, un prodotto antigraffito ad alta reversibilità. “In genere - spiega nella sua rubrica su Il Letimbro, il dottor Paolo Pacini, dell’Ufficio beni culturali della diocesi - i prodotti di questo tipo sono a base cerosa e non sono sufficienti ad impedire alle vernici più aggressive di penetrare a fondo nella muratura, rendendo vana la pulitura con acqua. La stesura di questi prodotti spesso non viene autorizzata dalla Soprintendenza perché tendono a trattenere particellato atmosferico alterando i colori originari. A San Bernardo i lavori si sono protratti nel tempo perché si è dunque voluto sperimentare un nuovo tipo di antigraffito che utilizza fluorourati e che ha caratteristiche di buona protezione, ottima traspirabilità ed è privo di difetti relativi al viraggio delle tinte. Dopo l’applicazione su una piccola porzione di muratura si è verificato, dopo quattro mesi, che non si fossero evidenziate alterazioni di sorta e, di conseguenza, l’architetto Rossella Scunza, funzionario della Soprintendenza, ha autorizzato a procedere su tutto il prospetto fino a circa tre metri di altezza. Il prodotto, che si stende a pennello, ha il pregio di essere completamente reversibile”.