"L'imposta di soggiorno? Non aiuterebbe le nostre aziende che finirebbero per trasformarsi in odiosi esattori nei confronti di coloro per i quali facciamo ogni sforzo finalizzato ad averli come ospiti nei nostri alberghi". Lo dice Franca Cappelluto, presidente dell’Unione Provinciale degli Albergatori, sul possibile ritorno della tassa di soggiorno a 30 anni dalla sua abolizione prevista dal federalismo fiscale. "Noi operatori siamo nettamente contrari, poiché ci sembra assurdo che in questo periodo di forte crisi si vada ad imporre un ulteriore aggravio sulle tariffe alberghiere", aggiunge Franca Cappelluto. Gli operatori turistici della provincia di Savona sono nettamente contrari alla reintroduzione dell’imposta di soggiorno "poiche' l’ospite, al momento del pagamento, non andrebbe a distinguere fra costo del soggiorno nell’albergo e tale addizionale. In altre parole, la nuova imposta andrebbe a gravare sugli albergatori che, a loro volta, dovrebbero inglobarla nei prezzi, che diventerebbero sempre meno competitivi", aggiunge Franca Cappelluto. Per l'assessore al Turismo e alla Cultura di Alassio, Monica Zioni, invece, non ci sono dubbi: "Il sostegno al turismo non si risolve reintroducendo quell’imposta che, ricordiamolo, fu abbattuta dopo aspre polemiche, in cui Alassio e la sua Azienda di soggiorno furono protagoniste a livello nazionale. Oggi, con la crisi generale in atto, che si sta scaricando soprattutto nel settore dell’industria dell’ospitalita', come e' pensabile proporre prezzi alberghieri competitivi se dobbiamo andare ad aggiungere nuovi balzelli?".