Savona - 13 gennaio 2011, 11:55

Saldi in sordina per tanti savonesi, acquisti mirati e poco spazio ai capricci

Non c'è vetrina che non esibisca ribassi mirabolanti, offerte clamorose e acquisti imperdibili ma nella realtà questi inviti non sembrano convincere molto i consumatori

Saldi saldi saldi e ancora saldi in questi giorni andando in giro per la città su tutti i negozi o quasi campeggia questa scritta, ma passato il pimo immediato entusiasmo dei consumatori a distanza di giorni durante i saldi si vende ancora? Siamo andati a fare un giro per alcuni negozi della città per scoprirlo. Quello che si nota fin da subito e che nella maggior parte nei negozi a distanza di qualche giorno dal boom della Befana, giorno di partenza dei saldi in Liguria, si vede poca gente intenta a fare acquisti. Questo dato ci viene confermato anche da alcuni commercianti come Anna Angella dal suo negozio in Corso Italia che afferma “Non sta andando affatto bene e questo dipende anche da una mancanza di regolamentazioni che permettono vendite promozionali durante tutto l’anno e dalla presenza della grande distribuzione che schiaccia i piccoli e medi esercizi. Abbiamo applicato saldi fino al 70% ma di gente ne abbiamo vista poca”. Situazione saldi non brillante per Elena Gazzera di Prima Pagina e anche per Laura Caprioli del negozio Rosacipria dove gli affari al momento non stanno andando bene e ha spiegato “per acquistare capi come i nostri, ossia completini intimi e simili, la gente non aspetta i saldi e in ogni caso anche nel periodo dei “non saldi” non abbiamo registrato grandi incassi, segno che la crisi si sente sempre di più”. Molti commercianti si sono trincerati dietro ad un "no comment" come ad indicare il periodo non troppo felice ma gli affari per alcuni commercianti non sono andati affatto male.

“Noi stiamo vendendo bene, non ci possiamo lamentare” dice Alessia Ferraro proprietaria di diversi negozi tra i quali Classy Club e affari positivi anche per Giuseppina Gaminara del negozio Nobili dove sulle calzature sono stati applicati sconti fino all’80% che ha confermato una forte affluenza in particolare nei primi giorni. “Gli affari sono nella media, il cliente viene solo per cercare il capo che ha visto nel periodo precedente ai saldi e se non lo trova esattamente come lo vuole ci rinuncia e difficilmente compra altre cose. – spiega Mariangela Giuliani del negozio Mariangela per MG – e saldi non esaltanti ma normali anche per Marianna Masone di Motivi. “Abbiamo venduto molto bene anche se i saldi sono stati attuati solo su alcune linee” confermano Franca Prini e Giancarlo Prini dei negozi Prini e Prini 2. “Saldi senza infania nè lode” queste le parole usate da Gianni D’Allesio del negozio Made in Europe Project per descrivere il periodo commerciale mentre per Samanta Marabotto di Original Marines c’è stata una buona affluenza sin dai primi giorni come per Antonina Golino del negozio di abbigliamento bimbi Amorino.

Insomma non c'è vetrina che non esibisca ribassi mirabolanti, offerte clamorose e acquisti imperdibili ma nella realtà questi inviti non sembrano convincere molto i consumatori che se decidono di acquistare lo fanno con la testa e con una mano sul portafogli e poco si lasciano tentare da spese pazze. Con i saldi ci si toglie sicuramente qualche sfizio in più ma sempre con tanta tanta oculatezza e visto il periodo di “vaccche magre” si va sul sicuro con acquisti mirati.     

gemma siri