Savona: Zanardi "Uno scherzo, o un tentativo di aggressione?"

Un semplice scherzo o un atto intimidatorio questa notte ai danni di Francesco Zanardi, il savonese che negli ultimi tempi ha denunciato alcuni episodi di pedofilia, dei quali sarebbero coinvolti alcuni preti. Pubblichiamo quanto accaduto questa notte nella sua abitazione: 

"È accaduto questa notte verso l’una, 4 lunghi squilli di citofono mentre dormivo. Mi alzo, rispondo al citofono ma non c’è nessuno. Passano pochi minuti un’altra serie di 4 squilli, questa volta mi precipito alla finestra e vedo di spalle una persona con una giacca chiara che si allontana, in direzione dei giardini delle Trincee.  Mi sembra di riconoscerlo dal passo è G.C. l’accusatore di don Carlo Rebagliati. Spaventato chiamo il 113 al quale racconto l’accaduto, mentre sono al telefono con gli agenti, il citofono ricomincia a suonare, questa volta di continuo, era stato bloccato. Nel frattempo gli uomini del 113 erano già partiti, in pochi minuti arrivano due pattuglie che bloccano proprio sotto casa il sospetto. Era G.C. l’accusatore di Rebagliati, ma perché a casa mia, cosa vuole da me è forse stato mandato? Perché ha bloccato il citofono? L’obiettivo era forse quello di farmi scendere? In molti c’eravamo già chiesti il perché delle accuse contro Rebagliati e se ci fosse dietro qualcuno, accuse che pare non abbiano trovato riscontro. Pochi giorni fa, Nicolick riceve per posta un proiettile,  questa notte forse era il mio turno? Non dobbiamo dimenticare che nei mesi scorsi sia io che Nicolick siamo stati più volte oggetto di minacce, una volta sono già stato aggredito sotto casa, a una delle vittime di Giraudo anno bruciato l’auto, non credo sia esagerato cominciare a parlare di intimidazioni, forse anche di complotto. In giornata informerò i magistrati titolari del caso e depositerò un esposto dei fatti avvenuti come informativa all’inchiesta, chiedendo di chiarire le motivazioni per le quali G.C. ha agito".