Attualità - 04 gennaio 2011, 15:04

Murialdo: due milioni di euro per ripristinare la Provinciale 51

E’ il primo dato significativo che è emerso dall’incontro svoltosi oggi a Millesimo, con l’assessore regionale Raffaella Paita e il responsabile provinciale alla viabilità Rosalia Guarnieri

Per il ripristino della Provinciale 51 a Murialdo, colpita dalla frana dello scorso 24 dicembre, ci vorranno non meno di due milioni di euro. E’ il primo dato significativo che è emerso dall’incontro svoltosi oggi a Millesimo, per parlare dello stato di emergenza dell’Alta Val Bormida e fare il punto sui lavori con l’assessore regionale Raffaella Paita e il responsabile provinciale alla viabilità Rosalia Guarnieri. “La regione si impegnerà a dare risposte concrete già a partire dalla prima giunta utile, quella del 10 gennaio, in cui si parlerà di questo ma anche delle numerosissime criticità che hanno colpito l’intera regione” ha detto l’assessore Paita.

“Per ripristinare la 51 ci vorranno inevitabilmente costi alti e tempi lunghi” ha spiegato Rosalia Guarnieri, che insieme ai sindaci e a tutti gli altri amministratori si è poi recata sul luogo del disastro per un sopralluogo, “ma pensiamo che le soluzioni siano per il momento due: lavorare sul collegamento tra Calizzano e la A6 per il traffico pesante, e rimettere in sesto la strada secondaria di località Brigneta per i mezzi leggeri, cercando di creare la più volte annunciata viabilità alternativa che bypassi la frana”.

Il ponte è nella disponibilità dell’Anas veneta che lo presterebbe alla Provincia di Savona in comodato gratuito – ha spiegato il sindaco di Millesimo Mauro Righello – il problema sta nel valutare la tempistica per realizzare questo intervento. Per quanto riguarda invece la viabilità per i mezzi pesanti l’assessore Paita si è impegnata nella prossima riunione di giunta prevista per il 10 gennaio, a rimodulare le risorse per la viabilità della SP 51. Inoltre l’11 gennaio a Roma la Regione chiederà lo stanziamento di somme aggiuntive per la viabilità ligure”.

Una serie di interventi che sono già in corso, e che richiederanno comunque cifre notevoli, per cercare di rispondere con celerità all’emergenza che interessa l’intera Alta Val Bormida, e che dai prossimi giorni si farà più pressante a causa del nuovo inizio delle scuole.