Savona: Ciancimino al Priamar, un libro sulle storie di potere e di mafia

"‘Non sono un eroe come Peppino Impastato, del cui valore si è impiegato ventidue anni per rendersene conto. Sono solo uno che cerca la verità ed è sempre pronto al confronto non solo con i magistrati ma anche con la gente. Proprio per questo sono venuto qui a Savona e ho accettato volentieri l’invito che mi è stato rivolto. La mafia può vivere dove ha un forte consenso sociale come in Sicilia, poi però si ramifica con interessi e affari non solo in Italia, ma in Europa ed oltre. In questo libro, insieme al giornalista La Licata, abbiamo cercato di mettere insieme fatti cui spesso non si vuole conferire una consequenzialità. Fatti che ci aiutano a capire come un tentativo di trattativa tra la mafia e le istituzioni vi fu negli anni Novanta”. Lo ha detto Massimo Ciancimino che oggi pomeriggio ha presentato alla fortezza del Priamar di Savona ‘Don Vito’, il libro scritto in collaborazione con il giornalista Francesco La Licata. Un  libro come tanti ma che come pochi e’ stato acquisito in ben dodici copie dalle procure di Caltanissetta e Palermo. Storie di potere, di mafia e di politica. Storie italiane, vere o presunte, occultate sotto un mare di interessata ipocrisia. Il libro e’ dedicato alla controversa figura del padre di quest’ultimo viene fuori uno spaccato di Paese, corroborato da precisi riscontri fattuali, capace di far barcollare anche le convinzioni piu’ ferree circa la legittimita’ democratica delle nostre istituzioni. La presentazione del libro e’ stata osteggiata dal mondo politico locale, primo tra tutti dal segretario provinciale del Pd Livio Di Tullio. Sfogliando le pagine, crollano secoli di democrazia liberale, di divisione dei poteri, di controllo di legalità, di uguaglianza formale e di stato di diritto. Rimane sola, al centro della scena, la forza.