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Politica | 14 dicembre 2010, 10:10

Il consiglio provinciale di Cuneo litiga sulla questione dell'ex Acna di Cengio

Un'ora per discutere e non votare 2 ordini del giorno simili poi il finale di Negro: "Siamo tutti burattini"

Luigi Costa e Stefano Garelli

Luigi Costa e Stefano Garelli

Si è chiuso d'improvviso, senza soluzione, il dibattito di un'ora circa su due ordini del giorno apparentemente simili eppure differentemente interpretabili a seconda, forse, dell'angolino da cui li si guarda. Senza il "buon senso" chiesto e cercato dalla presidente della Provincia Gianna Gancia e dal capogruppo leghista Paolo Demarchi. Così, alle 18.08, 8 minuti dopo l'ora di chiusura prevista per il consiglio provinciale, il Pdl lascia l'aula facendo mancare il numero legale. Uno sgambetto o una piccola gaffe nei confronti di un territorio attivo da tempo affinché non si abbassi la guardia sulla bonifica dell'ex Acna di Cengio. Ma cos'è successo realmente? Ad inizio seduta si rimanda la discussione della proposta di ordine del giorno di Stefano Garelli del Pd ("Questione Valle Bormida - Acna di Cengio"), aspettando l'arrivo del consigliere Alberto Cirio (Pdl) per la trattazione congiunta del suo odg "Valle Bormida: risarcimento del danno ambientale e completamento bonifica del sito".

Prima ancora dell'esposizione dell'odg da parte di Garelli insorge l'assessore alla Montagna Luigi Costa, nonché amministratore a Prunetto: "Il territorio ha votato sì per l'ordine del giorno di Cirio e no per quello di Garelli, bisogna rispettare quanto deciso e non si deve votare l'odg del Partito Democratico". Nel frattempo Gancia tenta la conciliazione: "Troviamo un'unità d'intenti sulla materia". Costa prosegue: "Garelli, l'ordine del giorno che hai presentato in sala non è quello che hai presentato in forma scritta. Caro Garelli, in 10 anni da amministratore non hai mai contestato la bonifica e da due mesi la stai contestando insieme a tutto il resto". Mino Taricco (Pd) aggiunge: "Non vorrei che le questioni personali si mettessero di mezzo". Lapidario Costa: "Non siamo mai andati d'accordo".

Il dibattito quindi si sposta sulle modalità di votazione pur non essendo arrivato l'altro proponente, il pidiellino Cirio. Marco Perosino (Pdl) propone: "Votiamo no all'odg di Garelli e si a quello di Cirio". Costa ancora: "Non prendiamo in giro un territorio e dei sindaci che hanno sottoscritto la proposta di Cirio". Stizzito Taricco: "Garelli interpreta il territorio, Costa ha paura che Garelli si prenda il merito e metta il cappello sull'iniziativa. La sostanza è quella che ho detto io. Cirio e Costa hanno solo fatto un ordine del giorno leggermente diverso". Si decide di votarli singolarmente, come prassi richiederebbe, ma prima del voto dell'odg di Garelli il gruppo Pdl si alza dai banchi e fa mancare il numero legale con lo stupore di Giovanni Negro (UDC) che, fuori microfono, esclama: "Facciamo proprio i burattini".

Ecco le richieste dei singoli odg sull'Acna: 

Garelli: "Chiede alla presidente e alla giunta provinciale di impegnarsi affinché: il futuro ambientale ed economico della Valle Bormida piemontese ed in particolare cuneese non possa essere, ancora una volta, vittima di perseguimento di interessi legati esclusivamente allo sviluppo industriale dell'area ligure; siano ultimati tutti i lavori di bonifica e che questa venga certificata a norma di legge, essendo questa condizione essenziale perché possa essere aperta in modo rispettoso ed utile al territorio qualsiasi trattativa sulla questione del risarcimento ambientale". 

Cirio: "Venga assicurato tutto l'appoggio possibile da parte della Provincia di Cuneo agli amministratori e al territorio della Valla Bormida affinché da parte del Ministero dell'Ambiente venga quantificato senza indugi il danno ambientale ed assegnato il giusto risarcimento alla Valle Bormida; vengano assunte tutte le iniziative del caso al fine di poter esercitare in forma coordinata sia le verifiche sul completamento delle opere di bonifica che la gestione dei controlli del sito stesso". 

f.a.

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