Savona - 14 dicembre 2010, 18:45

Savona: Livio Di Tullio "incontro e intervista a Massimo Ciancimino, evento discutibile"

Ciancimino è una persona che ha avuto rapporti con la mafia e che a differenza di altri, non ha mai rotto i rapporti con quel mondo" si legge nella mail

Seguo da tempo l'impegno sociale e civile di Libera e credo che sia tra le Associazioni più importanti e significative del nostro Paese. L'impegno quotidiano e rischioso contro le mafie, portato avanti con coerenza e davvero con sprezzo del pericolo, è quotidiana testimonianza di quanto la lotta alla criminalità organizzata sia la principale emergenza del nostro Paese. Parlo quindi da ammiratore e sostenitore, nel momento in cui formulo una critica. Ma è proprio necessario realizzare una intervista al sig. Massimo Ciancimino che di fatto promuove l'acquisto del suo libro? Ed è proprio necessario realizzare questa intervista in una sala pubblica, di proprietà del Comune come la Sibilla? Il sig. Ciancimino non mi pare affatto persona dalla quale si abbia noi da imparare o che possa essere per noi motivo di esempio o di fiducia. E' una persona che ha avuto rapporti con la mafia, che grazie alle attività paterne ha avuto occasioni che tanti giovani del Sud non hanno mai avuto. A differenza di altri, non ha mai rotto i rapporti con quel mondo. Ricordo Peppino Impastato che proveniva da una famiglia mafiosa e che ebbe il coraggio di rompere con essa. Nulla di questo si trova nell'esperienza del sig.Ciancimino. E a nulla vale la giustificazione che il sig.Ciancimino può svelare i rapporti occulti tra Stato e Mafia. Questo semmai ce lo possono dire, creduti, i Giudici che verificheranno le sue affermazioni, i giornalisti che controlleranno, gli appartenenti alle forze dell'ordine che, al solito, rischieranno la pelle per confermarne l'attendibilità. La Legislazione sui pentiti (ammesso che Ciancimino lo sia) è stata ed è un formidabile strumento da difendere per la lotta alla mafia. Così come il contributo del sig.Ciancimino , al pari di quello di tanti altri delinquenti pentiti sarà utile. Ma da questo a far passare il sig.Ciancimino come degno di una testimonianza pubblica, a mio parere, ce ne passa.  Mi sarebbe piaciuto che Libera portasse nella nostra città , altre persone (e sono convinto che ci sono) che potessero raccontarci di rapporti occulti tra Mafia e potere. Non il sig.Massimo Ciancimino. Così come mi sembra poco degno per la mia città che questo Signore  parli in una sala pubblica . Capisco che il Comune di fronte ad una richiesta di una Associazione come Libera non abbia potuto dir di no ma questa cosa è comunque sgradevole. Finirà così: il sig.Ciancimino e la Libreria che promuove l'incontro guadagneranno dalla promozione e dalla vendita  del libro; chi andrà ad ascoltarlo resterà sempre con il dubbio se dice la verità oppure no e infine un luogo pubblico, di tutti noi, sarà a disposizione per una iniziativa comunque discutibile. p.s. anche se penso che stavolta  Libera ha preso "una stecca" invito tutti a sostenerne le attività.

Livio Di Tullio