Politica - 14 dicembre 2010, 19:45

Lorena Rambaudi: "No a servizio esclusivo nei centri di mediazione familiare"

E' la risposta dell'assessore della Regione sui papa' separati, in merito alle opinioni del consigliere di opposizione Alessio Saso

“Conosco la legge specifica, ma comprendo anche le leggi di sistema e i piani che definiscono gli indirizzi del sistema sociale e socio-sanitario. L’impostazione proposta è vecchia, anzi, vecchissima, con una logica assistenzialistica nei confronti di una o l’altra categoria”. L’assessore regionale al welfare, Lorena Rambaudi, già assessore nel Comune di Savona e della Provincia, replica alle dichiarazioni del consigliere regionale di opposizione Alessio Saso (PdL) che sul merito aveva affermato : "'Zero virgola zero. La legge per il sostegno dei
genitori separati in situazione di difficoltà, approvata per prima dalla Liguria
nel 2008 e poi seguita da altre regioni, non e' mai stata applicata".

“Le leggi specifiche servono a cogliere aspetti di nuove problematiche o a dare attenzione a specifici problemi e in questo senso ben venga la legge approvata nel 2008. Diverso è pensare che un sistema di servizi complesso e articolato debba frazionarsi per segmenti settoriali. Ci mancherebbe altro che i centri di mediazione famigliare (in Liguria numerosi e qualificati) non fossero rivolti a tutti, ma solo ai papà separati. Chi afferma queste cose non ha idea del carico di lavoro dei servizi e soprattutto della sostenibilità economica degli stessi – spiega l’assessore alle Politiche Sociali - . La Regione non può sostituire le sue competenze con quelle degli altri livelli istituzionali. L’erogazione dei servizi spetta ai Comuni e all’associazione di Comuni organizzati in Distretti Socio Sanitari, che hanno anche la responsabilità della programmazione territoriale, il che significa definire obiettivi prioritari, azioni e copertura di spesa. Alla Regione spetta il livello normativo e di indirizzo e su questa competenza deve svolgere il suo ruolo nel rispetto dell’autonomia dei territori”.  

Nella foto Lorena Rambaudi

m. pi.