“Prendiamo atto – ha dichiarato l’assessore ai Trasporti della Provincia di Savona, Paolo Marson (nella foto) - che lo sciopero ha registrato due dati che confermano le critiche e le osservazioni che avevamo formulato prima del suo svolgimento. Il primo dato è che allo sciopero ha aderito solo una parte minoritaria dei dipendenti della società TPL Linea S.r.l. e, precisamente, gli aderenti al sindacato FAISA. Inoltre, che lo sciopero è stato – da questi – fatto solo a Savona e non a Genova, nonostante fosse stato indetto anche per Genova. Ne deriva questo sciopero non era per il sostegno del settore e dei lavoratori, ma contro la città di Savona, contro i cittadini di Savona e contro la sua efficiente azienda di trasporto. La FAISA sembra, quindi, agire per motivi diversi dalla tutela dei lavoratori e del settore. Il secondo dato è che la maggior parte dei dipendenti della società ha manifestato ragionevolezza, unitamente ai sindacati CIGL, CISL e UIL, non prendendo parte a questo gesto sconsiderato e incivile, confermando che il nucleo dei dipendenti dell’azienda è sano e serio. A questi dipendenti del settore e a queste organizzazioni, quindi, va espresso il nostro pubblico ringraziamento per aver anteposto il bene della comunità a quello di categoria o, meglio, a quello di fazione. A questi soggetti – e solo a questi - riconosceremo da domani il ruolo di interlocutori nel prosieguo della vicenda. I partecipanti alla manifestazione sono, per noi, definitivamente fuori gioco. D’altro canto, avevano ritenuto di non partecipare neppure alla riunione indetta dagli enti locali della nostra provincia, dimostrando – come dichiarato anche davanti al Prefetto - di avere interesse solo per i destini del trasporto genovese”.
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