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Politica | 25 novembre 2010, 18:19

Cairo: Pcl, "la fine della Ferrania è acclarata"

a quei pochi che ancora hanno voglia di lottare "Mettetevi insieme e chiedete l’esproprio del territorio dove sorgeva la fabbrica, noi crediamo che visti i sacrifici fatti questo territorio deve essere espropriato e gestito dai lavoratori dell'ex azienda"

Cairo: Pcl, "la fine della Ferrania è acclarata"

I rappresentanti del Partito Comunista dei Lavoratori intervengono sulla situazione dello stabilimento Ferrania:

"Dopo 5 anni di stenti la fine della Ferrania è acclarata. Dire oggi lo avevamo detto sembra una specie di rivalsa, ma non è ne nellenostre intenzioni ne il dirlo ci soddisfa.
Non ci soddisfa, e non ne siamo lieti perché a parte i costi sociali e quelli
personali dei lavoratori esiste anche uno spreco delle risorse del territorio.
Non vogliamo nemmeno puntare il dito sulle responsabilità dei sindacati
confederali, anche se queste sono pesanti e hanno condotto a questo risultato
finale con i lavoratori che fanno la fine che noi avevamo previsto al primo
insorgere della crisi.
E così per 225 lavoratori  si profila la mobilità; e la fine dell’azienda è
cosi definitivamente sancita, nonostante tutte le promesse di rinascita,
sbandierata da tutte le parti in commedia.
Abbiamo visto in questi 5 anni di agonia, dell’ azienda, sbandierare fantasiosi
piani industriali, abbiamo visto incontri su incontri a Roma a Genova ma noi
sapevamo bene fino dal principio che il risultato finale previsto dai
proprietari era quello al quale stiamo assistendo ora.
Ora  resta l’ idea del mercato della energia alternativa in particolare del
fotovoltaico e la Ferrania solis sta infatti assemblando i pannelli necessari
ma anche su questo mercato non vediamo spazi conquistabili.
Non siamo catastrofisti per natura ma vedere lo spreco di queste sostanze e il
continuo sfruttamento dei lavoratori ci riempie di rabbia e di sdegno,
Pure lo avevamo lanciato il concetto e l’idea per salvare l’azienda e il
destino dei lavoratori ma non siamo stati creduti. Gli stessi lavoratori hanno
creduto alle promesse e si sono accontentati e oggi la fine della favola li
lascia certamente con molto amaro in bocca anche se in questi 5 anni hanno
vegetato con la cassa integrazione.
Ora che dire quindi?. Nulla forse, ma non siamo capaci di mollare e
riprendendo una idea di chi ancora voglia  quindi diciamo a quei pochi che
ancora hanno voglia di lottare mettetevi insieme e chiedete l’esproprio del
territorio dove sorgeva la fabbrica, noi crediamo che visti i sacrifici fatti
questo territorio deve essere espropriato e gestito dai lavoratori della ex
azienda Ferrania".

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