Lo sviluppo del trasporto merci su ferro è possibile, basta un po' di buonsenso e progetti realistici. Cosi' il presidente dell'Autorita' Portuale di Savona, Cristoforo Canavese, (nella foto) a margine di Port&ShippingTech, spiega la formula che ha permesso allo scalo di incrementare il trasporto ferroviario.
''L'approccio giusto con le Ferrovie dello Stato - sottolinea Canavese - non e' quello di chiedere solamente di investire a fondo perduto, di realizzare infrastrutture, ma e' quello di fare proposte che abbiano un senso. La proposta che abbiamo fatto, dopo aver comprato i locomotori, dopo che abbiamo
investito sulla linea di collegamento di Vado, e' stata quella di ragionare su una societa' che faccia in maniera autonoma, concosti industriali, il breve raggio, la manovra e il navettamento verso la retroportualita', lasciando, pero' a Cargo il trasporto di merci su lungo raggio''.
''Si tratta - prosegue Canavese - di una strada che anche Genova sta seguendo. Io credo che i due porti riusciranno nel giro di due tre anni a generare un collegamento tra scali e retroporti, autonomo, forte, che portera' molta merce sul treno. Ci scontreremo probabilmente con chi e' abituato a gestire la merce in altro modo - ha concluso Canavese - magari con l'autotrasporto, a cui diamo dei contributi, e mi auguro che questi non finiscano nei ristorni''