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Attualità | 16 novembre 2010, 12:01

Ferrania: domani il vertice al Ministero dello Sviluppo Economico, la Valle attende delle risposte

La Val Bormida attende con trepidazione quanto sarà deciso domani nelle stanze del Ministero dello Sviluppo economico, mentre già la scorsa settimana le Segreterie della tre sigle sindacali con la RSU di Ferrania, di fronte al persistere della posizione aziendale di procedere ad attivare la mobilità per 225 lavoratori, hanno proclamano otto ore di sciopero, con presidio davanti alla fabbrica dalle ore 6.00

Ferrania: domani il vertice al Ministero dello Sviluppo Economico, la Valle attende delle risposte

Ferrania, domani è il giorno del vertice romano. La Val Bormida attende con trepidazione quanto sarà deciso domani nelle stanze del Ministero dello Sviluppo economico, mentre già la scorsa settimana le Segreterie della tre sigle sindacali con la RSU di Ferrania, di fronte al persistere della posizione aziendale di procedere ad attivare la mobilità per 225 lavoratori, hanno proclamano otto ore di sciopero, con presidio davanti alla fabbrica dalle ore 6.00. Una prima iniziativa,"a cui ne seguiranno sicuramente altre" aveva detto la scorsa settimana il rappresentante Cgil Berruti, "perchè se domani il risultato dovesse essere un nulla di fatto, siamo pronti ad andare ad oltranza".

Dopo la grande coesione e unità di intenti trasversale che si è manifestata sette giorni fa, nel presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Ferrania, alla presenza della Regione Liguria, dell’Amministrazione della Provincia di Savona e oltre 50 Comuni della provincia stessa, la RSU, i sindacati e i lavoratori invitano ora le Istituzioni, gli Enti Locali i cittadini ad ulteriormente consolidare tale compattezza presenziando all’iniziativa di mobilitazione anche domattina, dalle 10.30, "per affermare le giuste rivendicazioni del rilancio industriale del sito di Ferrania e scongiurare le conseguenti ricadute occupazionali".

Intanto, tutta la Val Bormida ribolle di proposte e assemblee, mentre molti soggetti scrivono già da giorni al Ministero per chiedere di trovare una soluzione, di fronte all'ostinata scelta dell'azienda di procedere con la mobilità. "Un licenziamento di massa senza precedenti, inaccettabile" ha già tuonato l'assessore regionale Enrico Vesco, mentre questa mattiona l'ultima proposta è stata quella di Michele Boffa, che ha chiesto di seguire la strada tracciata dal sindaco di Millesimo Mauro Righello. Ma l'attesa, comunque, è tutta per il pomeriggio di domani.

red.sav.

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