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Attualità | 23 ottobre 2010, 10:00

Savona: Rossello "dopo bonifica ex-Acna di Cengio incominciare a pensare al futuro industriale della zona"

Dopo dieci anni di interventi e 400 milioni di euro spesi, tra soldi pubblici e privati il sito è stato finalmente bonificato

Savona: Rossello "dopo bonifica ex-Acna di Cengio incominciare a pensare al futuro industriale della zona"

L’ex-Acna di Cengio oggi Syndial, una storia di inquinamento durata più di 100 anni con un carico di 4 milioni di metri cubi di rifiuti speciali.  La storia di questo sito inizia nel 1882 quando la fabbrica aveva un altro nome e produceva dinamite, nel 1929 prende il nome di Acna e diventa un colorificio. Dal 1882 e sino al 1999 sono stati diffusi veleni in tutta la val Bormida, dalla Liguria al Piemonte e finalmente dopo dieci anni di interventi e 400 milioni di euro spesi, tra soldi pubblici e privati il sito è stato finalmente bonificato. All’interno dell’area bonificata, i 4 milioni di metri cubi di rifiuti speciali formano ora una collina e stanno per essere definitivamente sigillati. Il 13 ottobre per l’annuncio di fine bonifica c’è stato un incontro a Cengio con  il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, con il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, i presidenti delle Regioni Liguria (Claudio Burlando) e Piemonte (Roberto Cota) e il commissario delegato, Giuseppe Romano. I lavori sono sostanzialmente conclusi, la bonifica è un doveroso risarcimento al territorio, ma anche e soprattutto una pre-condizione per il riutilizzo delle aree. Ora si pone il problema di come utilizzare queste aree e noi di Savona News abbiamo chiesto a Francesco Rossello, segretario Generale della Camera del Lavoro di Savona un parere.

 
“L’idea che circola da tempo è quella di utilizzare queste aree bonificate come una piattaforma del porto di Savona, adibita alle attività retroportuali non solo per quanto riguarda lo stoccaggio ma in particolare per la lavorazione delle merci. – ha spiegato Rossello -  Vanno salvaguardati i diritti e le ragioni di un territorio che ha pagato tanto, e troppo a lungo, l’annosa vicenda Acna. Priorità assoluta al rilancio produttivo di un’area che sconta tuttora una bonifica da concludersi e una forte marginalità industriale. Il vertice che si è tenuto a  Torino tra i due presidenti di Regione Roberto Cota e Claudio Burlando è un buon punto di partenza per far ripartire un rilancio del territorio perchè entrambi hanno chiesto in modo univoco il risarcimento delle lunghe privazioni e sofferenze patite dagli abitanti della zona interessata. L’idea di creare un collegamento con le attività del porto di Savona rappresenterebbe una buona idea di utilizzo di questa area, ma qualsiasi progetto di infrastrutturazione industriale, di qualsiasi altro genere di insediamento produttivo delle aree dell’ex Acna è visto positivamente. L'importante è fare qualcosa di concreto e non fermarsi a progetti che non vedranno mai la luce". 

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