Una proroga di due anni alla valutazione di impatto ambientale per la centrale a biomasse di Ferrania. E’ quella che è stata decisa dalla giunta della Regione Liguria, e che di fatto riporta alla ribalta il discorso sul discusso impianto della Ferrania Technologies, che proprio il 4 novembre sarà oggetto di discussione al Tar ligure. La proroga della procedura di via per la centrale, la cui delibera è stata illustrata dall’assessore all’Ambiente Renata Briano, è un atto determinante per la realizzazione dell’impianto da 10 megawatt, perché di fatto ne consentirebbe la costruzione in deroga al limite regionale, fissato a 4 megawatt, con la motivazione di supportare un adeguato piano industriale. Il tutto mentre, come già annunciato, il prossimo 4 novembre al tribunale amministrativo regionale Ferrania Technologies e il gruppo Messina chiederanno in udienza che il Comune di Cairo firmi il diritto di concessione per la realizzazione della centrale. L’amministrazione da parte sua ha sottolineato più volte come la sospensione del giudizio, e quindi della firma, sia vincolata soltanto alla messa in atto di un piano industriale chiaro ed importante, che riassorba prima di tutto i lavoratori oggi in esubero.
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