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Attualità | 22 ottobre 2010, 17:52

Savona: l'avvocato della Curia risponde ai mass media

"A nome e per conto della Curia vescovile di Savona, in qualità di Avvocato da questa incaricato della tutela della diocesi di fronte alle accuse che le vengono rivolte" scrive Salvi

Savona: l'avvocato della Curia risponde ai mass media

L’avvocato della Curia di Savona, Stefano Savi, è intervenuto con una nota in merito ad alcune affermazioni e notizie riportate in questi giorni dagli organi di stampa e dai mass media locali:

"A nome e per conto della Curia vescovile di Savona, in qualità di Avvocato da questa incaricato della tutela della diocesi di fronte alle accuse che le vengono rivolte, dichiaro quanto segue per quanto riguarda:

NELLO GIRAUDO

L’unica “vittima” che ha parlato al Vescovo di Nello Girando è stato Zanardi, che in un primo incontro con lui ha dichiarato che non intendeva nemmeno denunciarlo, desiderava solo che si curasse perché non avvenissero ulteriori gravi episodi  a danno di altri. Su indicazione della Santa Sede il vescovo ha trattato il caso come stabilito dal Diritto Canonico. Nello Giraudo è ora dimesso dallo stato clericale.

DOMINIC  YOUSSUF

Si tratta di un sacerdote pachistano giunto a Savona nel 2004.  Appena appresa la notizia di una accusa di pedofilia che lo riguardava per fatti accaduti in Inghilterra, è stato accompagnato dal Questore di Savona che ha avuto un lungo colloquio con lui. Il Questore si è messo in contatto con la polizia inglese e ne ha ricavato la certezza che nei riguardi del sacerdote pachistano non esisteva nessun mandato internazionale di cattura. A riprova di questo, il fatto che Dominic ha ottenuto regolare permesso di soggiorno. In seguito è entrato nella comunità benedettina di Finalpia. Una domenica, mentre percorreva la passeggiata del lungomare è stato colto da improvviso malore. Soccorso dai presenti e condotto in ambulanza al Santa Corona vi giungeva ormai privo di vita. Sulla salma è stata eseguita l’autopsia. In curia è depositato l’ atto di morte.

ALESSANDRO NICOLICH

Il fratello desideroso di comprendere i motivi della sua uscita dal seminario e delle successive tristi vicende che lo hanno condotto alla morte, sospettando che tutto fosse partito da episodi di pedofilia ha chiesto al vescovo di vedere la documentazione del seminario riguardante Alessandro. Dal momento che gli unici documenti  esistenti sono di natura scolastica e amministrativa, il fratello ha chiesto di poter contattare i suoi compagni di corso. Il Vescovo ha predisposto una ricerca degli attuali indirizzi degli ex seminaristi, compagni  di Alessandro; ottenuta una lista di una dozzina di nomi ha invitato il fratello a prenderne visione.  Al giorno stabilito egli ha telefonato dichiarando che per un impedimento non avrebbe potuto  venire. Non si è più presentato.

DON GIORGIO BARBACINI E ATTILIO COTTA

Nei loro riguardi è in corso la pratica di dimissione dallo stato clericale.

ASPETTI AMMINISTRATIVI

E’ stato incaricato uno studio commerciale di Genova a verificare la congruità dell’amministrazione negli ultimi vent’anni.

IN GENERE

Il vescovo non ha mai rifiutato di ascoltare le presunte vittime. A parte la segnalazione di Zanardi su Nello Giraudo, quelle giunte riguardanti sacerdoti in servizio esprimono solo accuse generiche e sospetti relativi a fatti spesso risalenti ad alcuni decenni or sono;  in ogni caso, non suffragate da testimonianze  e da  prove sufficientemente consistenti. Per la ricerca  della verità, la cui necessità è stata più volte ribadita, il Vescovo rimane disponibile ad ascoltare le vittime che volessero contattarlo, le invita comunque a rivolgersi alla Magistratura, come egli stesso ha fatto trasmettendo ad essa le segnalazioni di possibile rilievo penale che gli sono giunte, affinché si possa fare chiarezza su tutti gli aspetti di questa complessa e dolorosa vicenda".

Avvocato Stefano Savi

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