Continuano le iniziative di sciopero e di mobilitazione della FLC Cgil per protestare contro i tagli alla scuola che colpiscono chi nella scuola ci lavora, ma anche gli studenti e le loro famiglie. Dopo il presidio di precari sotto la Prefettura il primo giorno di scuola e lo sciopero di un’ora dell’8 ottobre scorso, lunedì 25 ottobre docenti e personale Ata sciopereranno nuovamente la prima ora in tutte le scuole della provincia. Infine Venerdì 29 ottobre, la Flc ha organizzato una grande giornata di mobilitazione e sensibilizzazione che si terrà in piazza Sisto IV a Savona.
I tagli agli organici di personale docente ed ATA (amministrativo – tecnico – ausiliario) creano situazioni di lavoro sempre più pesanti e difficoltose ed un ambiente sempre meno sereno per lo studio - dichiara Gianni Cazzola segretario generale della FLC Cgil di Savona - aule e locali scolastici insufficienti e sovraffollati, carenza di laboratori, difficoltà a sostituire il personale assente (e conseguente smistamento “come pacchi postali” degli alunni da una classe all’altra), inadeguatezza della dotazione di sostegno per gli alunni portatori di handicap. Ma la situazione più drammatica è quella dei precari che non hanno avuto il rinnovo dell’incarico annuale. Si tratta di un fenomeno divenuto consistente anche nella nostra provincia. I nostri incaricati presenti alle “nomine” hanno potuto assistere di persona alle scene di disperazione di lavoratori, oltretutto quasi sempre non più giovanissimi, che, pur avendo conseguito negli anni precedenti incarichi e supplenze anche per la durata dell’intero anno scolastico, si sono trovati quest’anno “in mezzo a una strada” e con scarsissime prospettive di trovare un’altra occupazione. E meno male che il ministro ha detto che nessuno sarebbe stato licenziato… -
In una situazione come questa – continua Cazzola – il rischio è pensare che non ci sia più nulla da fare. Per questo è necessario tenere sempre alta l’attenzione su questo tema. Sappiamo che sarà lunga, ma non possiamo permettere che un paese moderno rinunci ad una scuola pubblica di qualità. Per questa ragione abbiamo deciso di “spalmare” le iniziative di sciopero sul lungo periodo e di organizzare, contemporaneamente, iniziative di informazione e sensibilizzazione come quella del prossimo 29 ottobre il cui slogan sarà appunto: un Governo che taglia la scuola vende il futuro dei nostri figli – Riprendiamoci la scuola, riprendiamoci il futuro".