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In Breve

| 13 ottobre 2010, 18:52

Alassio: don Lu, ecco come trascorreva le sue giornate in cella

Dopo la sveglia chiedeva solo di poter frequentare la palestra. Trascorreva la giornata in cella a leggere le lettere che i suoi parrocchiani gli scrivevano per sostenerlo e confortarlo nella sua battaglia giudiziaria

Alassio: don Lu, ecco come trascorreva le sue giornate in cella

Tre volte la settimana in palestra per tenersi in forma e scaricare la tensione. Rispettoso degli orari: dall'ora d'aria all'ora della mensa. Mai una richiesta fuori dalle regole. Era un detenuto modello don Luciano Massaferro, il parroco di Alassio da una quindicina di giorni agli arresti domiciliari in un istituto di religiose a Diano Castello, che per nove mesi è stato "ospite" della casa circondariale di Valle Armea a Sanremo. Prima di finire nella prigione della città dei fiori, il sacerdote era stato anche in quello di Chiavari. Per nove mesi ha diviso una cella di pochi metri quadrati con altri sette detenuti a seconda dei momenti e delle esigenze dell'autorità carceraria. Non è mai stato solo in cella. Apprezzava il menù della prigione e non ha mai rifiutato i pasti.

Con gli agenti della polizia penitenziaria il prete di Alassio, arrestato per molestie su una sua chierichetta, ha sempre assunto un atteggiamento definito "non comune" rispetto ad altri detenuti. "Solo qualche richiesta, ma mai fuori dalle regole", fanno sapere da radio carcere. Don Luciano, dopo la sveglia, chiedeva solo di poter frequentare la palestra. Trascorreva la giornata in cella a leggere le decine e decine di lettere che i suoi parrocchiani gli scrivevano per sostenerlo e confortarlo nella sua battaglia giudiziaria. A oggi se ne contano almeno duemila. Non ha mai celebrato messa, ma ha ricevuto più volte la visita del vescovo di Albenga Mario Oliveri. Aveva sempre con sé il breviario che teneva con cura così come tutte le altre sue "cose" che custodiva gelosamente nella cella del carcere sanremese. "Come lui sono davvero pochi i detenuti che rispettano il nostro lavoro", dicono alcuni agenti.

La prossima udienza in tribunale è fissata per il 26 ottobre e probabilmente don Luciano sarà in aula come sempre affiancato dai suoi legali Alessandro Chirivì e Mauro Ronco.

 

g.bar.

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